
Omicidio a Bologna: arrestato il presunto killer. Le sue ultime parole in banca rivelano un possibile movente
BOLOGNA – “Una corsa contro il tempo”. Così il dirigente della Squadra mobile della Polizia di Bologna, Guglielmo Battisti, ha definito l’operazione che ha portato, nella tarda mattinata di ieri, all’arresto di Gennaro Maffia, un 48enne operaio edile disoccupato, sospettato di aver ucciso due uomini nel centro di Bologna. Le vittime, Luca Monaldi di 54 anni e Luca Gombi di 50 anni, erano i coinquilini di Maffia, con cui avevano affittato un appartamento in piazza dell’Unità.
Il delitto, avvenuto ieri mattina, sembra radicarsi in una crescente tensione tra Maffia e le sue vittime. Secondo le prime ricostruzioni, il segnale che il rapporto si fosse deteriorato sarebbe l’intenzione di Gombi e Monaldi di vendere l’immobile, accordando a Maffia una buonuscita di circa 20.000 euro per risolvere il contratto di affitto.
All’alba, attorno alle 5.30, un vicino ha avvertito delle urla e ha contattato il numero d’emergenza. La Polizia è intervenuta intorno alle 6.40, trovando i corpi dei due uomini. Monaldi era stato sgozzato in cucina, mentre Gombi presentava una ferita all’addome. Entrambi impugnavano un coltello, con quello di Monaldi insanguinato. Battisti ha dichiarato che Maffia sarebbe rimasto nell’appartamento per 20-30 minuti dopo i delitti e aveva rovistato nei borselli delle vittime, trovando tracce di sangue.
I dettagli della fuga di Maffia sono inquietanti. Grazie all’analisi delle telecamere di sicurezza, gli investigatori hanno scoperto che il sospetto è stato visto uscire dall’appartamento con uno zaino e due trolley. Le indagini hanno rivelato che aveva acquistato due biglietti aerei all’aeroporto di Bologna, per Barcellona e Madrid. Jett presso il primo volo, Maffia è stato arrestato appena sbarcato in Spagna.
Una frase inquietante pronunciata da Maffia in banca ha attirato l’attenzione degli inquirenti. “Me la pagheranno”, aveva gridato, manifestando la sua rabbia per presunti furti subiti nel contesto del rapporto con i coinquilini. In particolare, Maffia aveva accusato uno dei due di avergli sottratto del denaro dal conto corrente.
Le indagini continuano, con accertamenti importanti in corso. Gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica dell’omicidio, esaminando i reperti e interrogando il tassista che ha accompagnato Maffia in aeroporto. Battisti ha sottolineato che gli elementi raccolti finora mostrano un quadro complesso, con segni di colluttazione nell’appartamento e anomalie nel comportamento di Maffia.
Ora le autorità italiane attendono l’estradizione di Maffia dal territorio spagnolo, mentre la comunità bolognese rimane scossa da un duplice omicidio che ha colpito, apparentemente, uomini di buona reputazione. "Non possiamo essere contenti," ha concluso Battisti, "ma sono soddisfatto per la rapidità con cui abbiamo agito.”