Un direttore della FEMA ignora la stagione degli uragani | Il caos istituzionale che nessuno si aspettava!

La FEMA in crisi: il direttore ignora la stagione degli uragani

ROMA – La Federal Emergency Management Agency (FEMA), l’agenzia americana responsabile della gestione delle emergenze, è al centro di una bufera mediatica dopo che il suo nuovo direttore, David Richardson, ha rivelato in un incontro interno di “non essere a conoscenza” dell’esistenza della stagione degli uragani negli Stati Uniti. Questa gaffe arriva proprio all’inizio della stagione, in un momento critico in cui si prevede l’arrivo di diversi uragani potentemente distruttivi.

Durante il briefing, l’allerta è suonata di recente, con l’inizio ufficiale della stagione degli uragani e una previsione di fino a dieci eventi meteorologici estremamente intensi entro novembre. La reazione del Dipartimento per la Sicurezza Interna, a cui la FEMA è subordinate, è stata tentare di minimizzare l’accaduto, etichettando la dichiarazione di Richardson come una semplice “battuta”. Tuttavia, questo tentativo di scusarsi sembra aver fallito.

Le affermazioni di Richardson non si esauriscono qui: ha anche indicato che non ci saranno modifiche nei piani operativi dell’agenzia, contraddicendo una promessa recente di un nuovo piano imminente. Il senso di confusione si è diffuso rapidamente tra il personale, generando un clima di smarrimento in un’agenzia che già è sotto pressione.

I segnali di malessere all’interno della FEMA aumentano. Fonti interne hanno rivelato che il personale è preoccupato per la mancanza di esperienza diretta di Richardson nella gestione delle emergenze. Con il suo background come ufficiale d’artiglieria dei Marines, sembra ignorare le esigenze e le complessità del ruolo che ricopre. Il caos organizzativo è evidente, con tagli nei workshop di formazione e strategie operative che ricordano più un campo scout autogestito che un’agenzia federale.

In risposta a questa improvvisa crisi di leadership, i membri del Congresso non hanno tardato a reagire. Il leader democratico al Senato, Chuck Schumer, non ha esitato a chiedere la rimozione immediata di Richardson, affermando: “Non so perché non sia già stato licenziato”. Il deputato Bennie Thompson è stato ancora più diretto, affermando che "se non sai cos’è la stagione degli uragani, non sei qualificato per dirigere la FEMA".

È importante sottolineare che il problema non è soltanto una gaffe isolata. Rappresenta un caso emblematico di carenze sistemiche all’interno di un’agenzia che ha visto circa 2.000 dipendenti lasciare il proprio posto da gennaio, una riduzione di un terzo della forza lavoro. Questa fase di transizione è segnata da tagli, confusione operativa e incertezze sul futuro dell’agenzia stessa, sotto un’amministrazione che manifesta chiaramente l’intenzione di ridimensionarla, se non cancellarla del tutto.

In uno scenario sconfortante, nei corridoi della FEMA circola una frase che desta preoccupazioni: “Il vero disastro è qui dentro, non là fuori”. La battuta sembra rappresentare un sentimento di impotenza crescente all’interno di un’agenzia il cui compito è, paradossalmente, quello di proteggere la popolazione dai disastri naturali.