Le parole shock di Berrino: “Le madri che rubano non sono degne di avere figli” | Il dissenso politico è esploso!

Polemiche dopo le dichiarazioni di Berrino sul diritto alla maternità

BOLOGNA – È scoppiata una vivace polemica nel mondo politico italiano dopo le dichiarazioni del senatore Gianni Berrino, esponente di Fratelli d’Italia, riguardanti il ddl Sicurezza. Durante un dibattito al Senato, Berrino ha affermato che “le donne che fanno figli per poter rubare non sono degne di farli”, un commento che ha suscitato indignazione e reazioni accese da parte delle opposizioni.

Il contesto dell’intervento

Le parole di Berrino sono state pronunciate in un momento delicato della discussione sul ddl Sicurezza, che include misure contro la criminalità, ma anche la questione dei bambini che vivono in carcere con le madri detenute. “I bambini vanno in carcere dopo il giudizio, dopo la valutazione del giudice”, ha dichiarato Berrino, sottolineando che la priorità dovrebbe essere la sicurezza del bambino, anche a costo di separarlo dalla madre.

Le sue affermazioni hanno portato a un’immediata reazione dell’opposizione, con senatori dell’area avversa che protestavano in aula, portando cartelli e occupando i posti a sedere in segno di dissenso.

Le reazioni dell’opposizione

Michela Di Biase, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione bicamerale Infanzia e adolescenza, ha denunciato le affermazioni di Berrino come “gravi e inaccettabili”, definendole un’espressione “brutale di una visione disumana”. Ha aggiunto che tali dichiarazioni calpestano i diritti e la dignità delle donne, nonché la complessità delle loro vite.

Di Biase ha anche messo in guardia contro l’approccio repressivo del governo, indicando che il ddl Sicurezza potrebbe portare a una “sottrazione dei bambini alle madri per generiche ragioni di ordine”, rovesciando i principi fondamentali di diritti umani.

Critiche della maggioranza

Anche Francesco Boccia, capogruppo del PD al Senato, ha criticato aspramente le dichiarazioni di Berrino. “Per il partito di Giorgia Meloni, i bambini stanno bene in carcere”, ha detto, aggiungendo che l’idea di sicurezza di FdI è aberrante.

Simona Bonafè, altro esponente del PD, ha definito il commento di Berrino “un’offesa profonda alla dignità delle donne e dei bambini”, avvertendo che il decreto, se approvato, rappresenterebbe un “approccio repressivo e ideologico” che compromette i diritti delle madri detenute e dei loro figli.

La replica di Berrino

In risposta alle polemiche, Berrino ha cercato di chiarire le sue parole, affermando che nessuno intendeva dire che i bambini “stanno bene in carcere”. “Per me, la presenza di bambini in carcere deve essere una extrema ratio”, ha precisato, insistendo che la decisione spetta solo ai magistrati. Ha aggiunto che tali affermazioni sono state estrapolate dal contesto e ha sottolineato la necessità di proteggere i bambini da situazioni potenzialmente dannose.

Conclusioni

Il caso Berrino riaccende il dibattito in Italia su temi sensibili come la maternità, il diritto alla genitorialità e la giustizia sociale. Le dichiarazioni del senatore hanno messo in luce non solo divergenze politiche, ma anche una profondità di comprensione su questioni cruciali che riguardano le relazioni familiari in circostanze difficili. La società civile e le istituzioni dovranno affrontare queste sfide, riflettendo sulla delicatezza delle vite coinvolte e sulla necessità di agire con responsabilità e umanità.