Papa Leone XIV: “Dolore per i femminicidi, relazioni infestate dalla volontà di dominare sull’altro”
ROMA – Durante la messa di Pentecoste celebrata in Piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha espresso un profondo dolore per i femminicidi, sottolineando come molte relazioni umane siano inquinate dalla volontà di dominare sull’altro. “Lo Spirito trasforma anche quei pericoli più nascosti che inquinano le nostre relazioni, come i fraintendimenti, i pregiudizi e le strumentalizzazioni. Penso anche – con molto dolore – a quando una relazione viene infestata dalla volontà di dominare sull’altro, un atteggiamento che spesso sfocia nella violenza”, ha dichiarato il pontefice.
Un richiamo all’amore autentico
Il Papa ha anche posto l’accento su come dove c’è amore non ci sia spazio per i pregiudizi, né per le distanze che allontanano le persone. “La logica dell’esclusione purtroppo emerge anche nei nazionalismi politici”, ha continuato. Questo richiamo rappresenta un invito a riflettere su come le differenze culturali e politiche non debbano mai giustificare attitudini violente o discriminatorie.
Speranza per un mondo in pace
In un momento di grande tensione globale, Papa Leone XIV ha esortato gli ascoltatori a invocare lo Spirito dell’amore e della pace. “Che apra le frontiere, abbatta i muri e dissolva l’odio”, ha aggiunto, richiamando alla responsabilità collettiva di lavorare per un mondo unito e pacificato.
Il coraggio del dialogo
Infine, il Papa ha concluso il suo discorso con un appello ai governanti, invitandoli a compiere gesti di distensione e dialogo. “Solo un cuore pacifico può diffondere pace, in famiglia, nella società e nelle relazioni internazionali”, ha affermato. Questo messaggio è un invito urgente a costruire ponti piuttosto che muri, promuovendo la riconciliazione in un tempo in cui la divisione sembra prevalere.
Papa Leone XIV, attraverso queste parole, non solo ha voluto rendere omaggio a chi ha perso la vita a causa della violenza, ma ha anche lanciato un messaggio di speranza e responsabilità per il futuro.