
Accoltellato in spiaggia a Castel Volturno: il movente dietro l’omicidio di un 18enne
Caserta – Una tragica storia di violenza ha scosso la tranquilla località di Castel Volturno, dove ieri un giovane di 18 anni, Nicola Mirti, è stato accoltellato nel pieno giorno. L’episodio si è verificato nel pomeriggio, presso uno stabilimento balneare della frazione di Varcaturo, e ha portato alla morte della vittima, colpita da due pugnalate letali.
L’aggressione e l’arresto
Secondo le informazioni fornite dalla polizia, l’aggressore, Salvatore Sannino, coetaneo di Mirti e residente a Napoli, è stato arrestato in breve tempo dopo l’azione violenta. Si è appreso che Sannino ha affrontato Mirti con un comportamento minaccioso, colpendo il giovane al torace con un coltello a molla di oltre 20 centimetri. Malgrado i tentativi di soccorso immediati, Mirti è deceduto in ospedale poche ore dopo l’accoltellamento, avvenuto intorno alle 13 di ieri.
Sul luogo dell’aggressione sono intervenuti anche gli agenti della Squadra Volante del commissariato di pubblica sicurezza di Castel Volturno e Casal di Principe, che hanno rinvenuto l’arma del delitto, contribuendo all’arresto del sospettato. Attualmente, Sannino si trova nel carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa dell’udienza di convalida.
Un litigio risalente a nove mesi fa
Le indagini preliminari hanno rivelato che l’omicidio potrebbe avere radici in un litigio avvenuto lo scorso settembre. Il deputato Francesco Emilio Borelli, attento alle vicende di degrado della zona, ha espresso preoccupazione riguardo a questa spirale di violenza, sottolineando il contesto di spaccio di droga in cui si trovavano sia la vittima che l’aggressore. Entrambi provenienti da Mugnano, i due giovani erano noti per frequentare una zona di spaccio, soprannominata “le palazzine”.
Possibili legami con lo spaccio di droga
Dai primi riscontri, emerge che Nicola Mirti era stato arrestato a Scampia per detenzione di droga appena un mese fa, il che porta gli inquirenti a considerare l’ipotesi di un debito non saldato o di un accordo non rispettato come possibile motivazione del crimine. La comunità locale è in stato di shock per questo tragico evento, che rimette in luce le problematiche legate alla criminalità giovanile e al degrado sociale.
Con questo episodio, Castel Volturno si ritrova nuovamente sotto i riflettori per questioni di sicurezza, evidenziando la necessità di affrontare con urgenza il fenomeno della violenza tra i giovani. Un appello alla cittadinanza e alle istituzioni affinché si attuino misure preventive e di supporto ai giovani, per costruire un futuro più sicuro e sereno.