
Il Tar annulla il Daspo per i saluti romani di Acca Larenzia: una vittoria per CasaPound
ROMA – Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha recentemente annullato i Daspo inflitti a militanti di CasaPound, tra cui Gianluca Iannone e Luca Marsella, per aver effettuato il saluto romano durante una commemorazione di Acca Larenzia. Questa decisione, secondo il comunicato ufficiale di CasaPound Italia, rappresenta una vittoria significativa sia sul piano giuridico che politico.
La motivazione del Tar sottolinea che i provvedimenti di Daspo erano stati considerati “fuori contesto” e, pertanto, non giustificati. “I Daspo non possono essere emessi in relazione ai reati che ci vengono contestati”, afferma il comunicato. Si tratta di un passo importante che, secondo CasaPound, evidenzia l’uso distorto delle normative per fini di repressione politica, con oneri pesanti per la collettività.
In un contesto più ampio, CasaPound ha denunciato una “logica inquisitoria” che trasforma commemorazioni legittime in oggetto di criminalizzazione mediatica e giudiziaria. La commemorazione di Acca Larenzia, evento storico legato agli anni di piombo, è per il movimento un momento di raccoglimento e memoria che considerano un “diritto inviolabile”.
“Auspichiamo che ora cali finalmente il sipario sull’accanimento delle procure”, conclude la nota, facendo riferimento a un certo zelo selettivo da parte di alcuni media e alla strumentalizzazione politica di ricorrenze che dovrebbero invece essere trattate con rispetto e dignità storica.
Questo epilogo della vicenda solleva interrogativi sull’equilibrio tra libertà di espressione e legalità, mentre il dibattito intorno al saluto romano e le sue implicazioni continue a infiammare l’opinione pubblica.