
Corteo “Save Gaza” sull’Appennino bolognese: attese 10mila persone
BOLOGNA – La marcia “Save Gaza” si svolgerà oggi sull’Appennino bolognese, richiamando l’attenzione di almeno 10.000 partecipanti. Questo evento arriva dopo la significativa manifestazione a Roma, dove settimana scorsa si sono unite circa 300.000 persone, e si inserisce in un contesto internazionale di crescente tensione, accentuato dall’esplosione del conflitto Israele-Iran.
La scelta di Monte Sole, un luogo simbolico ricordato per le atrocità nazifasciste, non è casuale. Qui, durante le commemorazioni del 25 aprile, è emersa l’idea di discendere in piazza per chiedere giustizia e umanità. L’evento, organizzato con la collaborazione del Comune di Marzabotto e di varie associazioni, è stato previsto in modo da facilitare l’arrivo dei partecipanti tramite treni e pullman, evitando il caos di auto private.
“Avevamo bisogno di una manifestazione di popolo, pubblica, larga e vasta,” afferma Alberto Zucchero del Portico della pace di Bologna, tra i principali ideatori dell’iniziativa. “Ci troviamo nel luogo in cui molti innocenti, tra cui bambini e donne, furono uccisi in un contesto di violenza e guerra.” Il messaggio di Zucchero invita a riflettere sul dramma attuale di Gaza, paragonando le due situazioni storiche.
Il corteo intende “lanciare un grido umanitario”, ma non si ferma qui. “L’obiettivo è esercitare pressione sul Governo,” continua Zucchero, “le azioni militari devono cessare per garantire un futuro di pace.” Con metafore potenti, il relatore avverte: “Stiamo andando verso un affondamento del Titanic e non possiamo continuare a ballarci sopra.”
Questa è una chiamata all’azione, un invito esplicito a non rimanere in silenzio di fronte agli eventi che stanno devastando il mondo. L’opinione pubblica è chiamata a manifestare e chiedere un cambiamento urgente.
La giornata di oggi, dunque, non sarà solo un momento di protesta, ma un nuovo capitolo nella lotta per la giustizia e la pace, con migliaia di voci che si uniranno in un solo, potente canto di speranza per Gaza e per il mondo intero.