
Operazione "Diomede": 19 Arresti per Reati di Stampo Mafioso a Canosa di Puglia
Canosa di Puglia (BT) – Nella mattinata di oggi, i Carabinieri dei Comandi Provinciali di Barletta-Andria-Trani e di Foggia hanno eseguito un’importante operazione di polizia, denominata "Diomede", che ha portato all’arresto di 19 persone accusate di gravi reati, tra cui estorsione e traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e ha visto il dispiego di 150 uomini, supportati da unità specializzate.
Le accuse mosse agli indagati sono gravi, comprendendo estorsioni in concorso aggravate dal metodo mafioso, vendita e porto illegale di armi e associazione finalizzata al traffico di droghe. Questo provvedimento cautelare è il frutto di un’inchiesta avviata nel 2022 e condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Andria, che ha messo in luce un’organizzazione criminale ben strutturata.
Le indagini hanno avuto inizio a seguito di un arresto in flagranza di reato, durante il quale sono state sequestrate armi clandestine e sostante stupefacenti. Ulteriori strumenti investigativi, come intercettazioni telefoniche e analisi di tabulati, hanno rivelato la complessità delle operazioni illecite dell’organizzazione, che operava sul territorio di Canosa di Puglia e nei comuni limitrofi.
Uno degli elementi chiave dell’inchiesta è emerso dal collegamento con il clan Strisciuglio di Bari. Secondo le ricostruzioni, l’organizzazione criminale si approvvigionava di armi da guerra proprio da questo clan, evidenziando un consolidato legame tra le due entità.
Durante la festa patronale di Canosa, i membri di questo gruppo hanno orchestrato estorsioni ai danni di giostrai, mettendo in atto un piano di controllo sul territorio. L’inchiesta ha anche messo in evidenza la pianificazione di azioni violente mirate a eliminare rivali nel mercato della droga, accentuando la pericolosità del clan.
In totale, per 8 dei 19 indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per 9 sono stati imposti gli arresti domiciliari. I restanti due indagati saranno soggetti all’obbligo di dimora nel comune di residenza.
L’operazione ha portato a risultati significativi sul campo, con 10 arresti in flagranza e il sequestro di 1 kg di sostanze stupefacenti, oltre a numerose armi e munizioni. Questo intervento non solo sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il crimine organizzato, ma serve anche a rinforzare la sicurezza dei cittadini, promettendo una continua vigilanza sulle attività illecite nella regione.
Il procedimento ora entra nella fase delle indagini preliminari, con interrogatori di garanzia previsti per gli indagati e confronto tra le parti. La giustizia farà il suo corso, ma l’operazione "Diomede" rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il crimine mafioso in Puglia.