
La figlia di Musk sfida il padre con lo spettacolo drag: Elon risponde con il test sulle droghe
ROMA – Nella notte di Los Angeles, Vivian Jenna Wilson, figlia transgender di Elon Musk, ha fatto il suo debutto sul palcoscenico drag al teatro Bellwether. Con il nome d’arte “Vivllainous”, la ventunenne ha sorpreso il pubblico esibendosi durante un evento curato dall’eco-attivista Pattie Gonia, il cui incasso è andato a sostegno dei fondi legali per immigrati. L’atmosfera era carica di emozione, amplificata dalle storiche proteste contro le retate dell’ICE.
Vivian ha danzato sulle note di "Wasted Love", il brano vincitore dell’Eurovision 2025, sventolando con orgoglio la bandiera trans tra le ovazioni del pubblico. Questa performance segna un punto significativo nella vita di una giovane artista che ha scelto di rompere con il passato, allontanandosi dal controverso padre.
Chi è Vivian Jenna Wilson?
Di origini californiane, Vivian è nata nel 2004 con il nome di Xavier Musk, figlio del magnate Elon Musk e della scrittrice Justine Wilson. Cresciuta lontana dai riflettori, ha fatto coming out come persona transgender a soli 16 anni. Il suo successivo cambiamento legale di nome e genere nel 2022 ha segnato una rottura definitiva con il padre, visto il distacco profondo e le divergenze filosofiche che li separano.
La frattura è andata oltre la famiglia: tramite dichiarazioni legali, Vivian ha esplicitamente affermato di “non voler più essere associata al padre”. Di fronte a ciò, Elon Musk ha espresso più volte scetticismo nei confronti dell’identità di genere fluida, definendo i pronomi neutri “un’estetica dell’assurdo” e attaccando l’influenza di un presunto “indottrinamento woke” ricevuto durante gli studi.
Nonostante le tensioni familiari, Vivian ha potuto costruire una carriera significativa nel panorama queer statunitense, diventando un’attivista sui social media e collaborando a campagne per i diritti LGBTQ+. Con il suo debutto in drag, ha commentato: “Il drag mi permette di piegare e riforgiare le regole di genere a mio piacimento”.
Elon Musk pubblica il test sulle droghe
In un colpo di scena quasi simultaneo, Elon Musk ha rilasciato su X un referto di laboratorio che attesta la sua negatività a 16 categorie di stupefacenti, tra cui benzodiazepine e cocaina. Questo gesto arriva dopo diverse settimane in cui il New York Times ha riportato indiscrezioni su presunti abusi di sostanze. Musk ha definito queste affermazioni “fiction”.
Essendo Tesla e SpaceX contractor federali, l’adeguatezza a una leadership “drug-free” è cruciale per il loro operato. Pubblicare un test pulito sembra quindi essere una risposta pubblica ai dubbi che minacciano i contratti governativi. Tuttavia, esperti avvertono che molte droghe possono rimanere nel sistema per poche ore e che ciò non allevia le preoccupazioni relative alle sue precedenti dichiarazioni sull’uso prescrittivo di ketamina per la depressione.
In un contesto così complesso e dinamico, la battaglia tra padre e figlia si staglia come un simbolo delle più ampie e complicate questioni sociali riguardanti identità, famiglia e salute mentale. La storia di Vivian e Elon Musk continua a catturare l’attenzione del pubblico, testimoniando il conflitto tra scelte personali e aspettative familiari.