
Stromboli in allerta: la Regione Siciliana avvia interventi urgenti per il dissesto idrogeologico
La Regione Siciliana ha annunciato un intervento immediato per affrontare i danni causati dall’alluvione che ha colpito Stromboli e Ginostra a ottobre 2024. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha dichiarato di essere pronto a mobilitare risorse significative per garantire la sicurezza e il ripristino delle aree colpite.
Durante un tavolo tecnico tenuto presso Palazzo d’Orléans, Schifani ha delineato un piano di lavoro che prevede l’utilizzo di 1,2 milioni di euro, finanziati dal dipartimento nazionale della Protezione civile. Quattro progetti specifici sono stati approvati per affrontare le problematiche di dissesto idrogeologico nelle due località, entrambi patrimonio dell’umanità UNESCO e simboli del turismo siciliano.
I dettagli degli interventi sono già stati resi noti: 810 mila euro saranno destinati alla pulizia degli alvei dei torrenti Montagna e San Bartolo a Stromboli. Inoltre, 374 mila euro serviranno per la rifunzionalizzazione dei corsi d’acqua Mancuso, Malvasia e Serro Lazzaro a Ginostra. Infine, un importo di 6 mila euro sarà utilizzato per rimuovere i detriti da alcune strade, migliorando così la viabilità.
«Ci siamo mossi con la massima celerità», ha affermato Schifani. Il presidente ha espresso la volontà di garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza sull’isola, invitando tutti i soggetti coinvolti a collaborare. «La collaborazione è un metodo di lavoro del mio governo per ottenere risultati immediati», ha aggiunto, sottolineando l’importanza di un approccio congiunto nel far fronte a emergenze di tale portata.
Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, è stato presente alla riunione e sarà coinvolto nella gestione degli interventi legati all’alluvione del 12 agosto 2022. È stato ricordato che il governo nazionale ha già stanziato 16 milioni di euro per tali opere, anche se nessuno dei 12 progetti previsti è attualmente in fase esecutiva.
La situazione su Stromboli e Ginostra rimane critica, ma con queste misure, la Regione Siciliana dimostra di voler garantire un rapido risanamento e protezione delle popolazioni e dei luoghi di valore culturale e naturale. La comunità e le istituzioni locali attendono con trepidazione l’inizio dei lavori, sperando in una rapida normalizzazione delle condizioni ambientali.