
Il Trump Phone: Il Paradosso di un Prodotto Cinese
ROMA – Donald Trump ha creato il suo telefono: un dispositivo che si presenta come patriottico e dorato, ma le cui origini sono ben lontane dall’ideale americano.
Il nuovo “T1 Phone”, marchiato “Trump Mobile”, sarà venduto al prezzo di 499 dollari. Un affare che potrebbe risultare redditizio solo per il magnate, ma che suscita già scetticismo per la sua reale qualità e provenienza.
Un Dispositivo Riverniciato
Contrariamente a quanto annunciato, il T1 Phone non è stato progettato e costruito negli Stati Uniti, ma è in realtĂ un prodotto made in China. Questa ipotesi è avvalorata da un articolo del Corriere della Sera, che suggerisce che il dispositivo non sia altro che un T-Mobile REVVL 7 Pro 5G, di cui la versione originale è giĂ disponibile online a circa 180 dollari. All’apparenza scintillante si cela infatti un dispositivo riverniciato e rimarchiato, con modifiche cosmetiche minime, come un aumento della RAM e l’aggiunta del logo di Trump.
Dubbi e Critiche
Secondo esperti nel campo della tecnologia, ci sono fondati sospetti che il T1 Phone possa essere basato anche su un altro modello cinese, l’Ulefone Note 18 Ultra, venduto su Amazon a soli 159 dollari. Ciò solleva interrogativi sui fondamenti di un prodotto che si presenta come esclusivo e di alta qualità , mentre in realtà sembra far parte di un populismo commerciale piuttosto evidente.
Il piano tariffario di base offerto da Trump Mobile è di 47,45 dollari al mese—un numero non casuale, dato che Trump è stato sia il 45° che il 47° presidente degli Stati Uniti. Tuttavia, il sito ufficiale di Trump Mobile dà l’impressione di essere stato creato in fretta, con fotomontaggi che trasmettono poca o nulla serietà e specifiche tecniche inaccurate.
Monetizzazione della Presenza Politica
La strategia commerciale di Trump non si limita solo a questo telefonino. Il suo impero sembra aver trovato una formula per monetizzare la propria carriera politica in modi mai visti prima. Stime recenti indicano che il merchandising legato al movimento MAGA ha giĂ fruttato almeno 10 milioni di dollari, un’operazione piuttosto proficua considerando i suoi legami con criptovalute e altre iniziative imprenditoriali.
Il paradosso finale di questa situazione è che, essendo il T1 Phone un prodotto cinese, Trump si troverà a pagare dazio per un prodotto che era tra i suoi stessi provvedimenti economici quando era in carica. Questa ironia del destino mette in risalto le contraddizioni non solo dell’imprenditore, ma anche di una retorica che spesso si è professata a favore della produzione americana.
In conclusione, il Trump Phone non è solo un semplice dispositivo tecnologico, ma un simbolo di un’era piena di contraddizioni e opportunismi. Il vero affare, al solito, sembra essere per il venditore piuttosto che per il consumatore.