
L’attacco di Israele: un incentivo alla proliferazione nucleare?
ROMA – Le recenti azioni militari condotte da Israele contro l’Iran, che hanno portato all’uccisione di oltre una dozzina di scienziati nucleari e a un colpo significativo ai vertici militari iraniani, sono state descritte da esperti come una “dimostrazione di dominio” militare. Tuttavia, anzichĂ© fermare il programma nucleare iraniano, queste operazioni potrebbero, paradossalmente, incentivare ulteriormente la nazionalitĂ persiana a proseguire verso la produzione di armi nucleari.
Il quotidiano britannico Guardian ha riportato le analisi di diversi esperti, tra cui funzionari militari israeliani anonimi, i quali affermano che i raid non hanno effettivamente danneggiato il programma nucleare, il quale risulta essere profondamente radicato e protetto. “Finora, gli attacchi hanno ritardato la capacitĂ dell’Iran di produrre un’arma nucleare solo di qualche mese”, ha dichiarato uno di questi funzionari.
Quello che risalta in modo evidente è la reazione del popolo iraniano. L’attacco ha generato paura tra la leadership iraniana e una crescente rabbia tra la popolazione civile. La tragedia dei missili che hanno colpito civili innocenti, inclusi bambini, ha risvegliato sentimenti di orrore. Le conseguenze dell’attacco evocano reminiscenze drammatiche del destino di Gaza, suscitando così un effetto contrario rispetto agli intenti preventivi di Israele.
“Sottovalutiamo l’impatto psicologico della guerra di Gaza,” ha affermato Vali Nasr, professore di affari internazionali alla Johns Hopkins University. Secondo Nasr, c’è stata una presunzione errata secondo cui il “l’ordine liberale internazionale” sarebbe stato in grado di controllare le azioni di Israele. “La fiducia in questa capacitĂ di controllo è stata dissipata dalle macerie di Gaza,” ha concluso, evidenziando l’inefficacia di eventuali garanzie internazionali.
Le tensioni geopolitiche nella regione fanno temere che le azioni di Israele non solo non porteranno alla stabilitĂ desiderata, ma rischiano di far aumentare la ricerca nucleare da parte dell’Iran, trasformando la spinta bellica in una corsa disperata per l’armamento. La percezione di vulnerabilitĂ e l’orrore per le atrocitĂ commesse potrebbero condurre a una nuova fase di escalation in Medio Oriente, con potenziali ripercussioni globali.
Il contesto attuale sembra quindi disegnare un quadro complesso, dove la lotta per il dominio nel panorama nucleare potrebbe intensificarsi anzichĂ© placarsi, ripercuotendosi non solo sulla regione, ma sull’intera sicurezza internazionale.