
L’Aiea nega le accuse sull’atomica: l’Iran parla di “guerra criminale”
ROMA – Le tensioni tra Iran e occidente si intensificano dopo le recenti dichiarazioni di Rafale Grossi, il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che ha messo in discussione le evidenze riguardanti il programma nucleare iraniano. In un’intervista alla CNN, Grossi ha affermato che non ci sono prove certe che l’Iran stia costruendo una bomba nucleare e che non si possono confermare “sforzi sistematici” in tal senso, pur ammettendo la possibilitĂ di attivitĂ clandestine.
Il governo di Teheran ha prontamente risposto, accusando l’Aiea di aver “oscurato la verità ” e di aver “creato il pretesto” per giustificare le azioni militari contro l’Iran. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei, ha messo in evidenza le conseguenze tragiche della guerra che sta colpendo la sua nazione, domandando: “Sapete quanti iraniani innocenti sono giĂ stati uccisi o mutilati?”
L’attacco israeliano a partire dalla notte del 12 giugno scorso, che ha mirato a diversi siti nucleari e militari iraniani, è stato giustificato da Tel Aviv sulla base di notizie di intelligence. Tuttavia, Grossi ha chiarito che l’Aiea ha un mandato e approcci diversi rispetto all’intelligence israeliana, sottolineando la necessità di trattare la questione con maggiore cautela e rigore.
La risposta iraniana non si è fatta attendere, con Baghaei che ha descritto il rapporto dell’Aiea come “fazioso” e strumentalizzato da potenze occidentali come Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Queste nazioni, secondo Baghaei, avrebbero sfruttato il rapporto per elaborare una risoluzione accusatoria nei confronti dell’Iran, sottolineando che tali “narrazioni fuorvianti” possono avere implicazioni drammatiche.
Il conflitto tra Iran e Israele è in corso ormai da sette giorni, con recenti notizie che riportano un attacco missilistico iraniano che ha colpito un ospedale in Israele. In risposta, l’Organizzazione atomica iraniana ha confermato che un attacco israeliano ha colpito l’impianto nucleare di Shahid Khondab, dichiarando che non ci sono state vittime e che non si correrebbero rischi per la popolazione locale.
Tuttavia, Teheran mantiene la sua posizione, affermando che “Tel Aviv prosegue ad agire in violazione delle leggi internazionali” che proibiscono esplicitamente attacchi contro impianti nucleari. Con la situazione in continua evoluzione, resta da vedere quali saranno le ulteriori reazioni della comunità internazionale e se gli sforzi diplomatici potranno riportare una certa stabilità nella regione.