Galvagno sotto inchiesta per corruzione | È davvero colpevole o un semplice bersaglio?

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Galvagno indagato per corruzione

PALERMO – Una notizia che scuote la politica siciliana: il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, è attualmente sotto indagine dalla procura di Palermo con l’accusa di corruzione. Le indagini riguardano l’assegnazione di fondi erogati dall’Ars attraverso la manovra correttiva del 2023.

Al centro dello scandalo ci sono due finanziamenti particolari. Il primo, pari a centomila euro, è stato destinato alla Fondazione Dragotto per l’iniziativa "Un magico natale", mentre il secondo, di duecentomila euro, è stato assegnato al Comune di Catania per attività legate a Natale e Capodanno. Entrambi i casi hanno sollevato interrogativi e hanno attirato l’attenzione del nucleo di polizia economico-finanziaria.

Galvagno, che nei giorni scorsi è stato ascoltato dai magistrati, ha respinto con fermezza tutte le accuse che gli sono state mosse. Durante un breve incontro con la stampa, ha affermato di voler chiarire al più presto la sua posizione, evidenziando la propria trasparenza e correttezza nell’operato pubblico.

A supporto di Galvagno, si è espresso anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. In una dichiarazione condivisa, ha dichiarato: “Avendo avuto modo, in questi anni, di apprezzarne la correttezza, il rigore morale e la trasparenza nell’azione pubblica, sono certo che il presidente dell’Ars Galvagno saprà chiarire al più presto le contestazioni”. Schifani ha infine sottolineato l’importanza di rispettare il lavoro della magistratura, auspicando che ogni elemento venga accertato velocemente e in modo chiaro.

La situazione resta molto delicata e continuerà a essere monitorata da vicino, sia dall’opinione pubblica che dagli organi di giustizia. In attesa di sviluppi, l’indagine continua a fare notizia e a sollevare interrogativi sulla trasparenza nella gestione dei fondi pubblici in Sicilia.