
Tragedia in Marocco: una donna inglese muore di rabbia dopo una vacanza
ROMA – Una vacanza apparentemente innocente in Marocco ha preso una piega drammatica per Yvonne Ford, una donna britannica di 54 anni proveniente da Barnsley (South Yorkshire). Dopo essere stata graffiata da un cucciolo durante il soggiorno, Ford ha contratto un’infezione da rabbia, malattia virale rara e pericolosa, che l’ha portata alla morte nei giorni scorsi. I sintomi si sono manifestati solo mesi dopo l’incidente, caratterizzati da un grave peggioramento delle sue condizioni, inclusa la perdita delle funzioni motorie e linguistiche.
A dare la triste notizia è stata la figlia, Robyn Thomson, tramite i social. Robyn ha descritto sua madre come “il cuore della nostra famiglia”, esprimendo, al contempo, la necessità di aumentare la consapevolezza riguardo ai rischi associati ai morsi e ai graffi di animali. Ha dichiarato: “Non pensava che potesse esserci alcun pericolo, ma vogliamo far sapere quanto sia importante prendere sul serio i graffi e i morsi di animali, vaccinare i propri animali domestici e informare chi ci sta attorno”.
La rabbia è una malattia conosciuta per essere quasi sempre letale una volta che compaiono i sintomi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il periodo di incubazione può variare da poche settimane a diversi mesi, e l’infezione si trasmette principalmente attraverso la saliva di mammiferi infetti come cani, volpi e pipistrelli, essendo più comune in aree particolarmente vulnerabili come Asia, Africa e America Latina.
In Regno Unito, la rabbia è estremamente rara; infatti, l’Agenzia per la Sicurezza Sanitaria Britannica (UKHSA) ha rassicurato la popolazione affermando che non sussiste alcun rischio per la salute pubblica. Le persone che sono state in contatto con Yvonne Ford sono state valutate e, se necessario, vaccinate per prevenire possibili contagi. Dall’inizio del secolo, sono stati riportati solo sei casi di rabbia umana nel Regno Unito, con l’ultimo caso di trasmissione interna da animale non pipistrello risalente al 1902.
La dottoressa Katherine Russell, dell’UKHSA, ha enfatizzato l’importanza di agire con prontezza in caso di esposizione a comportamenti sospetti da parte di animali. "È fondamentale lavare subito la ferita con acqua e sapone e rivolgersi a un medico per iniziare il trattamento post-esposizione", ha sottolineato.
La tragica vicenda di Yvonne Ford mette in evidenza l’importanza di una maggiore informazione sui rischi sanitari durante i viaggi, specialmente in paesi dove malattie come la rabbia sono più diffuse. La sua famiglia spera che la sua storia possa servire da monito per altri, affinché non si trascuri il potenziale pericolo rappresentato dai graffi e dai morsi di animali, soprattutto in contesti a rischio.