
Ragusa: misura cautelare per un cittadino nigeriano accusato di maltrattamenti in famiglia
In un’operazione di grande rilevanza sociale, la Polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare nei confronti di un cittadino nigeriano di 32 anni, residente a Ragusa. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia e, su richiesta della Procura della Repubblica, ha ricevuto un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa.
Il provvedimento prevede l’allontanamento dall’abitazione familiare e un divieto di avvicinamento alla persona offesa, che in questo caso è la moglie di 33 anni e i loro due figli minorenni. Per garantire il rispetto di tali prescrizioni, all’indagato è stato applicato un braccialetto elettronico. Inoltre, l’obbligo di mantenersi a una distanza di almeno 500 metri dalla moglie e dai bambini è ormai in vigore, accompagnato da un divieto assoluto di comunicazione con loro attraverso qualsiasi mezzo.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Ragusa hanno rivelato una serie di comportamenti violenti, sia fisici che psicologici, perpetrati dall’uomo nei confronti della moglie. Molti degli episodi avvenivano in presenza dei figli, creando un contesto di paura e sofferenza per l’intera famiglia.
La situazione è emersa quando la vittima, con grande coraggio, ha finalmente trovato la forza di denunciare le violenze subite. La sua denuncia ha innescato un’azione immediata delle forze di polizia e della magistratura, sottolineando l’importanza di sostenere e garantire la sicurezza delle vittime di violenza domestica.
Questo episodio è un ulteriore richiamo sull’importanza di combattere contro la violenza nelle sue molteplici forme, nonché sulla necessità di tutelare chi si trova in situazioni di disagio. Le autorità invitano chiunque si trovi in situazioni simili a denunciare e a cercare aiuto.