Palermo: Dal 25 Giugno 1.331 Dipendenti Comunali Passano a 34 Ore Settimanali
Dal prossimo 25 giugno, 1.331 dipendenti comunali a tempo parziale a Palermo firmeranno il passaggio da 30 a 34 ore di lavoro settimanale. Questa iniziativa, che coinvolge principalmente 1.077 Operatori Esperti (ex cat. B) e 254 Operatori (ex cat. A), segna un ulteriore passo avanti nelle politiche del personale del Comune.
Il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore al Personale Dario Falzone hanno evidenziato l’importanza di questo sviluppo: “Dalla prossima settimana si compie un ulteriore e importante passo da parte di questa amministrazione comunale sulle politiche del personale”. Secondo i rappresentanti dell’amministrazione, questo cambiamento non solo mira a colmare le carenze croniche nell’organico comunale, ma anche a incoraggiare il personale esistente e iniziare un processo per portare i contratti a tempo pieno.
La manovra arriva dopo un’intensa ricognizione del personale avviata nel gennaio 2025, e ha visto la collaborazione con l’assessorato al Bilancio e gli uffici della Ragioneria generale. A partire dal 1° marzo 2023, vari dipendenti, comprese 1.830 persone di tutte le aree del Comune, avevano già visto un aumento delle ore lavorative settimanali a 30.
Nel dicembre scorso, circa 80 dipendenti dell’Area dei Funzionari (ex cat. D) erano stati invitati a trasformare i loro contratti da tempo parziale a tempo pieno. Inoltre, a settembre 2024, anche 350 dipendenti dell’Area degli Istruttori (ex cat. C) riceveranno un invito simile.
Questa manovra è conforme al Piano Triennale del Fabbisogno del Personale 2025/2027, sottolineando la chiara strategia dell’amministrazione di aumentare le ore settimanali per i dipendenti a tempo parziale. “Questo intervento si propone come un passo intermedio verso la trasformazione a tempo pieno dei contratti, prevista per gennaio 2027”, concludono Lagalla e Falzone.
Con queste misure, il Comune di Palermo si dimostra attento alle esigenze dei suoi dipendenti, cercando di migliorare la propria efficienza e, al contempo, valorizzare il lavoro delle figure già in servizio.