Una vita dedicata al giornalismo | La scomparsa di Ermanno Corsi segna un’era per la Campania

È morto Ermanno Corsi, gigante del giornalismo campano

NAPOLI – Un gravissimo lutto ha colpito il mondo del giornalismo, della cultura e della famiglia Rai. La notizia della scomparsa di Ermanno Corsi, giornalista e scrittore di grande spessore, ha rattristato molti, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama dell’informazione campana. Corsi aveva 85 anni e per lungo tempo è stato una figura centrale dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

Nato a Carrara l’8 agosto del 1939, Corsi si è trasferito giovanissimo prima a Torre del Greco e poi a Napoli, una città che lo ha adottato e che ha ispirato gran parte della sua opera letteraria e giornalistica. È stato un volto storico della Tgr, il telegiornale regionale, e ha guidato l’Ordine dei Giornalisti campano per molti anni, diventando un punto di riferimento per colleghi e aspiranti giornalisti.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il suo cordoglio con parole toccanti: “Con Ermanno Corsi scompare uno dei volti storici del giornalismo italiano. Fu l’anima del telegiornale regionale e contribuì con passione a raccontare il volto autentico della nostra terra.” Queste parole riassumono l’impatto che Corsi ha avuto, non solo sul giornalismo, ma anche sulla cultura della Campania.

Il cordoglio è condiviso anche dal Sindacato unitario giornalisti della Campania (SUGC) e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), che hanno ricordato il suo impegno e il suo amore per la professione. Ermanno Corsi è stato caporedattore e volto della Tgr, arrivando dal Mattino e scrivendo per testate prestigiose come il Corriere della Sera e Repubblica. Il suo talento nel riconoscere giovani promesse giornalistiche, come Giuseppe D’Avanzo e Giustino Fabrizio, è solo una parte del suo vasto lascito.

Negli ultimi anni, Corsi ha continuato a scrivere e collaborare, dedicandosi a saggi che spesso trattavano Napoli, la città che lo ha accolto. Profondo amante della musica, era cugino del violinista Salvatore Accardo. Con una vita ricca di esperienze e un legame speciale con luoghi come Capri e Cilento, Corsi ha lasciato una traccia indelebile nella memoria collettiva.

In conclusione, la comunità giornalistica ricorda Ermanno Corsi non solo per il suo contributo professionale ma anche per la sua signorilità e umano carisma. Le sue idee e il suo senso di giustizia spiritosa continueranno a vivere nelle pagine di tante storie che ha raccontato e nel cuore di chi lo ha conosciuto.