Attacco in Qatar senza vittime | Trump accusa la stampa di diffondere fake news!

Attacco in Qatar: Trump proclama “Nessuna vittima, ora è tempo di pace”

Roma – In seguito a un attacco mirato a una base militare americana in Qatar, Donald Trump ha affermato che non si registrano vittime tra il personale statunitense né tra i cittadini qatarioti. “Non ci sono stati feriti”, ha dichiarato Trump in un tweet pubblicato su Truth. Ha voluto anche ringraziare “l’Emiro del Qatar, altamente rispettato”, per il suo impegno nella pacificazione regionale.

L’episodio, descritto come una risposta a un precedente raid statunitense sulle basi nucleari iraniane, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e le dinamiche geopolitiche nella regione. Attualmente, non sono stati forniti ulteriori dettagli ufficiali dal Pentagono in merito all’attacco.

Parlando dell’efficacia dell’operazione, l’ex presidente ha dichiarato che i siti iraniani colpiti sono stati “totalmente distrutti” e ha suggerito che l’Iran avrebbe preavvisato del proprio attacco, permettendo così di tutelare il personale. “Forse ora l’Iran ha sfogato la propria rabbia e potrà proseguire verso la pace e l’armonia nella regione”, ha aggiunto. Trump ha anche esteso un invito a Israele affinché “faccia lo stesso”.

In un messaggio finale, si è rivolto al mondo con un chiaro invito alla distensione: “Congratulazioni, mondo: è tempo di pace!”

Tuttavia, la retorica di Trump ha preso anche una piega critica nei confronti dei media. Poche ore prima del suo messaggio sulla pace, ha attaccato la stampa americana, accusandola di diffondere “fake news” e di minimizzare l’importanza dell’operazione contro l’Iran. Nella sua tirata contro i media, ha specificamente menzionato i nomi di alcuni giornalisti e dirigenti di CNN, ABC e NBC, etichettandoli come “sleali” e “disonesti”.

Questo episodio evidenzia non solo le tensioni militari nella regione del Golfo, ma anche il clima di sfiducia tra l’amministrazione Trump e i mezzi di comunicazione, un tema ricorrente nella sua agenda politica. Con l’appello alla pace, resta da vedere se saranno possibili progressi significativi nei dialoghi di pacificazione in Medio Oriente.