Kaufman, il “diavolo in famiglia” | La verità sconcertante di sua sorella sull’omicidio a Villa Pamphili!

La Sorella di Kaufman: “È uno psicopatico, ha tentato di uccidere un nostro fratello”

ROMA – In un’accorata intervista rilasciata a La Repubblica, Penelope Kaufman denuncia l’orrenda natura di suo fratello, Francis Charles Kaufman, attualmente accusato dell’omicidio di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda. Le due vittime, madre e figlia, sono state trovate senza vita nel parco di Villa Pamphili, suscitando un’ondata di choc e preoccupazione nella capitale.

“Ha lo charme del diavolo e la faccia d’angelo. È uno psicopatico,” afferma Penelope, tracciando un ritratto inquietante dell’uomo che conosce fin dall’infanzia. I suoi racconti suggeriscono un clima di paura persistente all’interno della propria famiglia, che ha sempre vissuto con l’ansia e l’angoscia dei comportamenti violenti di Kaufman.

Secondo la testimonianza di Penelope, la notizia della nascita della figlia di Kaufman e Trofimova aveva fatto scattare un campanello d’allarme in famiglia. “Quando ci ha detto che aveva avuto una bambina con questa ragazza, abbiamo iniziato a pregare ogni giorno. Eravamo preoccupati che le uccidesse. Poi lo ha fatto, vi assicuro che le ha uccise entrambe lui,” sottolinea, manifestando una convinzione piena e disarmante.

“È un violento, soprattutto quando beve o si droga,” continua, esprimendo la sua frustrazione e il suo dolore. “Diventa un mostro.” Penelope rivela un episodio drammatico in cui Kaufman ha quasi ucciso un altro fratello in stato di ebbrezza, un evento che ha portato la famiglia a temere per la propria incolumità. “Se fosse tornato negli Stati Uniti, avrebbe ucciso tutti noi. Eravamo tutti terrorizzati da Charlie,” prosegue l’intervista.

Ora, Penelope si sente distante dal fratello. “Spero che anche Dio lo abbandoni. Io ero sua sorella, la sua migliore amica, ma non voglio vederlo più,” afferma, esprimendo un rifiuto profondo e inconfutabile.

Francis Kaufman, noto anche con i nomi di Rexal Ford e Matteo Capozzi, attualmente si trova detenuto in Grecia, dove combatte un processo di estradizione verso l’Italia. La sua situazione legale, insieme al pesante bagaglio di accusa, continuerà a mantenere viva l’attenzione e la preoccupazione per i suoi precedenti violenti.

Con questo drammatico racconto, emerge non solo l’orrore del duplice omicidio, ma anche le cicatrici invisibili di una famiglia che porta il peso di una storia terribile.