
Proteste a Napoli contro il riarmo: attivisti bruciano foto di Meloni e Trump
NAPOLI – Un corteo vivace e deciso ha animato le strade di Napoli, dove attivisti hanno lanciato un chiaro messaggio contro le politiche di riarmo e l’intervento militare degli Stati Uniti in Iran. “Disarmiamoli” è stato il grido di battaglia risuonato tra i partecipanti, con un grande striscione a fare da simbolo dell’iniziativa.
La manifestazione, partita da piazza Sannazaro, si è diretta verso il consolato americano, dove gli attivisti avevano inizialmente previsto un presidio pacifico, ma sono stati bloccati. “Ci hanno impedito di presidiare il consolato Usa, ora ci muoviamo in corteo verso il consolato,” ha riferito un manifestante.
Durante la marcia, le bandiere della Palestina, di Potere al Popolo e dell’Usb hanno adornato il percorso, insieme a uno striscione provocatorio che ritraeva le figure di Giorgia Meloni e Donald Trump, accompagnato dalla scritta “Bruciamo gli accordi della guerra.” Questa azione dimostrativa ha trovato il suo culmine quando, giunti al Lungomare, il corteo ha dato fuoco allo striscione, esprimendo una forte condanna nei confronti delle politiche militari.
Giuliano Granato, portavoce di Potere al Popolo, ha sottolineato la gravità della situazione: “Dopo i bombardamenti illegali, fuori dal diritto internazionale, criminali, degli Stati Uniti all’Iran, emerge con forza il fatto che accettare l’aumento delle spese militari mette in pericolo la stessa Italia.” Granato ha richiesto che le basi militari italiane non vengano utilizzate per ulteriori conflitti e ha chiesto di fermare il genocidio in Palestina, invitando a una riflessione sull’esistenza della NATO.
Anche Enzo De Vincenzo dell’Usb ha espresso preoccupazione, affermando: “Diciamo no al riarmo. Sta avanzando la cultura della guerra. L’attacco americano all’Iran anticipa i tempi della guerra, siamo già in presenza di una guerra mondiale a scacchiera.”
Questa manifestazione rappresenta un tassello importante nel panorama delle mobilitazioni contro il militarismo e le politiche di riarmo, richiamando l’attenzione sul ruolo dell’Italia e sul delicato equilibrio internazionale.