Genova celebra un traguardo storico | Doppia maternità: è realmente un passo avanti?

Genova Riconosce i Primi 11 Figli con Due Madri: “Scritta una Pagina di Storia”

GENOVA – Una vera e propria rivoluzione nel diritto di famiglia ha avuto luogo oggi a Genova, dove sono stati ufficialmente riconosciuti i primi undici figli di coppie di donne, concepiti all’estero tramite procreazione medicalmente assistita. La cerimonia, che si è svolta nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, ha visto la firma della sindaca Silvia Salis, un passo significativo verso la parità di diritti.

“OGGI GENOVA HA SCRITTO UNA PAGINA DI STORIA”

Per la prima volta, due madri sono state registrate all’anagrafe comunale,” ha dichiarato la sindaca Salis, enfatizzando l’importanza di questo traguardo. “Oggi Genova ha scritto una pagina di storia. È la fine di una contraddizione che fino ad ora riconosceva come genitrice solo la donna biologicamente legata al proprio figlio.” Le parole della sindaca evidenziano un cambio di paradigma che tenta di porre fine a un’esclusione considerata ingiusta, come sancito dalla Corte Costituzionale.

“QUI I DIRITTI NON SI MISURANO CON L’ORIENTAMENTO SESSUALE”

Salis ha risposto alle critiche sollevate sui social, in particolare da parte dell’ex vicesindaco Pietro Piciocchi. “A chi ha storto il naso rispondiamo che famiglia è dove si cresce insieme, dove si educa, dove si ama. Ogni famiglia deve avere la libertà di esistere, ogni bambino quella di essere riconosciuto.” La sindaca ha ribadito l’importanza di vivere in uno Stato laico, dove la laicità non deve essere vista come una minaccia, ma come un valore fondamentale che garantisce diritti a tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale.

ROBOTTI: “VECCHIA AMMINISTRAZIONE IN GUERRA CON QUESTE MAMME E BIMBI”

L’assessore ai Servizi demografici, Emilio Robotti, ha sottolineato l’importanza di questa decisione, affermando che “grazie alla Corte Costituzionale, finalmente sono state spazzate via tutte quelle posizioni ideologiche che mortificavano il diritto delle coppie omogenitoriali.” Robotti ha criticato l’amministrazione precedente, evidenziando come la nuova direzione politica restituisca diritti fondamentali a bambini e famiglie che precedentemente erano state ignorate.

RETE LENFORD: “ORA RICONOSCERE GLI STESSI DIRITTI A DUE PADRI E AI LORO FIGLI”

Ilaria Gibelli, avvocata di Rete Lenford e attivista Lgbtqia+, ha espresso soddisfazione per questo progresso ma ha anche avvertito che “la strada è ancora lunga.” La sentenza, infatti, non contempla i diritti genitoriali per le coppie di padri e l’accesso alla procreazione assistita resta limitato. Gibelli ha auspicato che le nuove politiche possano facilitare il benessere delle persone Lgbtqia+, rendendo le loro vite meno difficili.

La giornata di oggi rappresenta un passo importante non solo per le famiglie coinvolte, ma per l’intera società: un segno che i diritti civili sono in continua evoluzione verso una maggiore inclusività e giustizia sociale.