Migranti tra coccodrilli: la Florida costruisce l’Alligator Alcatraz | Una scelta sensata o un rischio estremo?

Gli Stati Uniti costruiscono il controverso "Alligator Alcatraz" in Florida: un centro di detenzione per migranti tra coccodrilli

ROMA – In Florida, è iniziata la costruzione di un nuovo centro di detenzione per migranti, che ha già suscitato polemiche e preoccupazioni. Soprannominato "Alligator Alcatraz", questa struttura sorgerà nel cuore delle Everglades, un’area nota per la sua fauna selvatica, tra cui alligatori e pitoni. La scelta della localizzazione, secondo i funzionari statali, è stata giustificata dalle cosiddette "barriere naturali" che la zona offre.

Il progetto prevede l’installazione di tende per ospitare i migranti e roulotte per il personale di sicurezza. L’isolamento geografico della struttura, secondo quanto dichiarato, garantirebbe una forma di sicurezza passiva, riducendo la necessità di costose misure di protezione aggiuntive.

Questa iniziativa si inserisce in una più ampia strategia dell’amministrazione Trump, orientata a rafforzare le politiche di detenzione e rimpatrio. Il presidente ha motivato questa mossa come una risposta a "anni di ingressi incontrollati" durante la presidenza Biden. I dati mostrano un significativo aumento della popolazione detenuta dall’ICE (Immigration and Customs Enforcement), che è passata da 39.000 a 56.000 persone in un anno.

Il nuovo centro avrà la capacità di ospitare fino a 5.000 migranti e avrà un costo annuale stimato di 450 milioni di dollari. All’inizio, si prevede che nei primi due mesi circa 1.000 persone siano detenute in questa struttura. Il costo medio giornaliero per detenuto, che attualmente si attesta a 165 dollari, potrebbe aumentare a 247 dollari all’interno dell’Alligator Alcatraz.

Gran parte delle spese sarà coperta dalla FEMA (Federal Emergency Management Agency), utilizzando fondi normalmente destinati a emergenze civili e disastri naturali. Ironia della sorte, questi stessi fondi erano stati impiegati dall’amministrazione Biden per supportare le città che accolgono migranti, come New York.

Questa iniziativa ha spaccato l’opinione pubblica, con critiche che affermano che la creazione di un centro di detenzione tra alligatori e serpenti rappresenta una violazione dei diritti umani e un’ulteriore stigmatizzazione dei migranti. In un periodo di crescente dibattito sull’immigrazione negli Stati Uniti, il futuro di questa controversa struttura è destinato a suscitare profondi e infuocati dibattiti.