Matrimonio da sogno o protesta infuocata? | Incredibile ribellione contro Jeff Bezos a Venezia!

Disordini a Venezia per il Matrimonio di Bezos: Proteste e Tensioni in Piazza San Marco

VENEZIA – Un matrimonio in pompa magna, quello di Jeff Bezos e Lauren Sanchez, ha suscitato forti reazioni in città nel primo giorno del loro evento esclusivo. Attivisti di Extinction Rebellion hanno allestito una manifestazione di protesta, trasformando la celebrazione in un palcoscenico per le loro rivendicazioni sociali e ambientali.

In piazza San Marco, un gruppo di manifestanti ha inscenato uno “sposalizio di protesta”, indossando maschere e stando in equilibrio su trampoli mentre intonavano un coro: “We are the 99%.” Questa azione si è svolta in concomitanza con il matrimonio che ha portato nella città lagunare circa 250 ospiti di alta classe e i loro yacht.

Protesta contro il Miliardario

Il movimento pacifista ha utilizzato cartelli provocatori, come “Con i soldi di questo matrimonio si può ricostruire Gaza” e “L’1% produce il 50% delle emissioni globali”. L’iniziativa, purtroppo, ha presto preso una piega piĂą tesa. Alcuni manifestanti hanno tentato di arrampicarsi su strutture di supporto, innescando l’intervento delle forze dell’ordine.

Attivisti hanno denunciato l’uso della forza da parte della polizia, affermando che la loro protesta fosse pacifica. Le forze di sicurezza hanno iniziato a sgomberare i presenti, portando a momenti di alta tensione e addirittura all’arresto di alcuni manifestanti, che hanno opposto resistenza sdraiandosi a terra.

Tensioni Anche a Bologna

Mentre a Venezia si svolgevano i disordini, anche a Bologna si sono registrate proteste contro Jeff Bezos. Il collettivo Municipi Sociali ha vandalizzato alcuni Amazon lockers, coprendoli di vernice rossa con la scritta “No space 4 Bezos”. Questo gesto è stato annunciato come parte di una mobilitazione più ampia, culminando in una manifestazione in programma per il 28 giugno a Venezia.

Il Messaggio di Resistenza

“Bezos non è il benvenuto a Venezia, a Bologna e in tutta Europa,” ha dichiarato il collettivo. Le loro parole rappresentano un crescente malcontento contro le figure di potere economico, definite oligarchi dai manifestanti. L’idea centrale è quella di resistere a un sistema che, secondo loro, “sequestra” spazi pubblici e abusivamente esercita il monopolio su nuove tecnologie e risorse.

Concludendo, gli attivisti si sono detti pronti a dimostrare che l’era degli oligarchi è giunta al termine, e che la lotta per una societĂ  piĂą equa e giusta è solo all’inizio.

Le tensioni in piazza San Marco e le azioni di protesta a Bologna segnano un momento di crescente scontento contro le disparità e l’ingiustizia sociale, riflettendo le preoccupazioni di molti cittadini in una società che sente sempre più il peso delle disuguaglianze.