Sentenza sconvolgente sulla Regione Siciliana | Rivoluzione nei rendiconti o nuova trappola per i conti pubblici?

Corte dei Conti: Annullata la decisione di non parifica del rendiconto 2020 della Regione Siciliana

La Corte dei Conti per la Sicilia ha accolto integralmente il ricorso del governo Schifani, annullando la decisione di non parificare il rendiconto dell’esercizio 2020. La comunicazione ufficiale è avvenuta ieri, al termine di un’udienza pubblica tenutasi a Roma, e si attende ora il deposito delle motivazioni che accompagneranno la sentenza.

Nel febbraio 2024, le Sezioni riunite siciliane avevano negato la parifica del rendiconto, citando questioni di legittimità costituzionale relative a una norma che permetteva alla Regione di diluire il proprio disavanzo su un decennio invece che su un triennio. Questa controversa decisione del 2024 aveva spinto il governo regionale a presentare un ricorso alle più alte autorità in materia contabile.

Durante il procedimento, sono emerse sette “questioni di massima”, evidenziate dal presidente della Corte e dal procuratore generale, che hanno riconosciuto l’importanza giuridica delle critiche mosse dalla Regione. Dopo un lungo processo, ieri si è giunti alla decisione finale di accogliere il ricorso.

"La Corte dei conti ha annullato la statuizione con cui le Sezioni riunite siciliane avevano negato la parifica del rendiconto 2020", ha dichiarato soddisfatto l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, che era presente all’udienza. Dagnino ha sottolineato come questa sentenza possa chiarire alcuni aspetti controversi legati ai giudizi di parifica, con implicazioni estese per tutte le regioni italiane.

L’assessore ha anche indicato che la decisione offre un significativo supporto ai conti regionali. Questo sviluppo consente di sbloccare i giudizi di parifica per i rendiconti degli anni successivi e rappresenta una seconda sentenza favorevole per la Regione, dopo quella relativa al rendiconto 2021.

"Auspichiamo adesso una celere definizione delle successive parifiche", ha concluso Dagnino, sottolineando l’importanza di questa decisione per il governo regionale. Ci si aspetta ora che i disegni di legge per l’approvazione dei rendiconti ancora in sospeso possano avanzare, liberando risorse attualmente vincolate.

Con questa sentenza, la Regione Siciliana si prepara a risolvere questioni finanziarie significative, con un disavanzo che nel 2023 è stato ridotto di ben 3 miliardi di euro, rappresentando un passo cruciale verso una gestione più efficace e trasparente delle finanze pubbliche.