Trump difende Bibi | È davvero una caccia alle streghe o una giustizia necessaria?

Trump difende Netanyahu: “Un guerriero sottoposto a una caccia alle streghe”

ROMA – Donald Trump torna a far sentire la sua voce in un contesto di tensioni politiche internazionali, questa volta schierandosi a favore del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il presidente degli Stati Uniti ha pubblicato un comunicato sul suo social media Truth, in cui chiede che il processo contro Netanyahu, attualmente in corso a Tel Aviv per frode e corruzione dal 2020, venga annullato o che venga concessa una grazia a un “Grande Eroe” che ha dato tanto al suo Paese.

“Siamo stati insieme all’inferno”

Nel suo intervento, Trump si è mostrato visibilmente scosso per la situazione attuale di Netanyahu, descrivendolo come un «guerriero» che ha affrontato finora sfide enormi, specialmente partecipando attivamente nella recente “guerra dei 12 giorni” contro l’Iran. “Sono rimasto scioccato nell’apprendere che lo Stato di Israele, dopo aver vissuto un momento storico significativo, continua a perseguitare il suo primo ministro”, ha dichiarato Trump. La sua arringa include anche elogi per il premier, rafforzando l’idea che Netanyahu sia stato «impeccabile» nella sua difesa della «Terra Santa».

“Un processo di natura politica”

L’ex presidente ha puntato il dito contro le motivazioni politiche alla base del processo che coinvolge Netanyahu. “È la prima volta che un Primo Ministro israeliano in carica è messo sotto processo per motivi politici”, ha affermato. Secondo Trump, le accuse – che comprendono anche dettagli scottanti come “sigari e una bambola Bugs Bunny” – sarebbero completamente infondate. “Il premier è una vittima di una impensabile caccia alle streghe,” ha richiamato, esprimendo il suo need di “salvare Bibi Netanyahu” proprio come gli Stati Uniti hanno fatto per Israele in altri frangenti.

Problemi di giustizia a stelle e strisce

Nonostante il fervore di Trump per la difesa di Netanyahu, la sua chiamata alla giustizia non è priva di ironia. L’ex presidente ha una lunga storia di controversie legali che potrebbero facilmente relazionarsi a quelle che ora affronta il premier israeliano. Attualmente, Trump è coinvolto in diverse cause legali, tra cui il noto caso Stormy Daniels, dove è stato incriminato per falsificazione di documenti.

La CIA smentisce le fake news sull’Iran

Allo stesso tempo, Trump ha ricevuto supporto dalla CIA, che ha recentemente confermato che il programma nucleare iraniano ha subito danni significativi a causa di attacchi mirati. Joe Retcliffe, direttore della CIA, ha dichiarato che “diversi impianti nucleari iraniani chiave sono stati distrutti” e che ci vorranno anni per ripristinarli. Questa informazione contrasta nettamente con le notizie diffuse da alcuni media americani che minimizzavano l’impatto degli attacchi, etichettandole come “fake news”.

Mentre la tensione tra Stati Uniti e Iran continua a crescere, Trump si prepara a lanciarsi nella sua disponibilità a supportare l’amico Bibi, sottolineando l’importanza di questa alleanza per la stabilità della regione e per quanto riguarda la sicurezza globale.