
Iran esprime dubbi sul rispetto della tregua da parte di Israele
ROMA – L’Iran ha sollevato "seri dubbi" riguardo al rispetto della tregua da parte di Israele, avviata la scorsa settimana al termine di quella che è stata definita la “guerra dei 12 giorni”. A chiarire questa posizione è stato il nuovo capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, Abdolrahim Mousavi, che ha dichiarato: “Siamo pronti a una risposta decisa” qualora vengano meno gli impegni presi.
In un contesto di crescente tensione, Mousavi ha espresso la preoccupazione dell’Iran per le violazioni del cessate il fuoco, avvertendo che ogni inadempienza da parte di Israele non rimarrà senza conseguenze. Il richiamo alla prudenza da parte delle autorità iraniane arriva in un momento critico, con il conflitto che ha già causato un alto numero di vittime.
Il portavoce della magistratura iraniana, Asghar Jahangir, ha confermato che ben 71 persone sono state uccise durante un attacco israelo a Evin, un carcere noto in Iran. Tra le vittime si trovano persone molto diverse: "il personale amministrativo, i giovani in servizio militare, i prigionieri, le famiglie che visitavano i loro cari e i vicini della prigione", ha dichiarato Jahangir.
Questi eventi tragici potrebbero ulteriormente inasprire le relazioni già tese tra Teheran e Tel Aviv, facendo temere un’escalation del conflitto nel Medio Oriente. Le parole del governo iraniano sono un chiaro segnale di allerta e un invito a considerare i potenziali sviluppi futuri.
Mentre la comunità internazionale osserva con attenzione l’evolversi della situazione, la questione del rispetto della tregua rimane al centro del dibattito, evidenziando la fragilità della pace nella regione.