
La mamma di Nunzio Spasiano: “Non dimenticatelo, diventi un simbolo”
“Mio figlio come sempre è stato dimenticato.” A dichiararlo è Simona Esposito, madre di Nunzio Spasiano, un giovane di 19 anni tragicamente scomparso mentre svolgeva un tirocinio nel gennaio di quest’anno. Nunzio ha perso la vita a causa di una fuga di ammoniaca nell’azienda Frigocaserta, situata a Gricignano d’Aversa, in provincia di Caserta. La sua storia ha riacceso i riflettori sulla sicurezza sul lavoro e onorato il sacrificio dei giovani impegnati nel mondo del lavoro precario.
Oggi, in occasione di una seduta monotematica del Consiglio comunale di Napoli, il tema della commemorazione di Nunzio si è rivelato, ancora una volta, un’occasione mancata. Durante la riunione, che si è tenuta al Maschio Angioino e si è concentrata sulla crisi umanitaria a Gaza, non è stata inclusa la celebrazione di questo giovane, una mancanza che Simona non ha esitato a evidenziare.
“Ho chiesto al sindaco di ricordare mio figlio attraverso una commemorazione,” ha raccontato Simona, riferendosi a un’incontro avuto con il sindaco Gaetano Manfredi. “Voglio che Patrizio diventi un simbolo per questa città .” Cresciuto nel rione Berlingieri di Secondigliano, un quartiere difficile di Napoli, Nunzio si alzava ogni mattina alle 6 e guadagnava 500 euro al mese nel tentativo di imparare un mestiere. La sua vita è stata spezzata "senza pietà " da un incidente che non avrebbe mai dovuto verificarsi.
Simona ha altresì lanciato un appello al sindaco, richiedendo un impegno concreto per onorare la memoria di suo figlio. “Chiedo che venga costituita parte civile nel processo sulla sua morte e che venga realizzato un murale a lui dedicato,” ha affermato. Inoltre, desidera che la storia di Nunzio venga raccontata nelle scuole, affinché i giovani possano comprendere le insidie del lavoro precario e la necessità di maggiore sicurezza.
“I controlli non esistono,” ha sottolineato con forza la mamma di Nunzio. Con la sua testimonianza, desidera educare i giovani tirocinanti a non accettare condizioni di lavoro rischiose. “Se non vi sentite sicuri, dite di no,” è il messaggio che rivolge alle nuove generazioni.
Simona Esposito ha concluso: “Questa è la mia missione. Spero di salvare altre famiglie, spero che Patrizio diventi un simbolo per salvare altri ragazzi.” La sua determinazione nel mantenere viva la memoria di Nunzio è un richiamo all’azione non solo per le istituzioni, ma per l’intera societĂ , affinchĂ© tragedie come quella di suo figlio non si ripetano mai piĂą.