
Due milioni di euro per la messa in sicurezza di San Marco d’Alunzio
San Marco d’Alunzio, un borgo ricco di storia situato nel Messinese, si prepara a un importante intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico. La Struttura di contrasto del dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha annunciato che saranno investiti oltre 2 milioni di euro nella messa in sicurezza della contrada Scresci.
Il presidente Schifani, commentando l’operazione, sottolinea l’importanza di queste misure: «Siamo particolarmente fieri delle attività di valorizzazione dei quartieri storici dei nostri Comuni. Oltre a salvaguardare la pubblica incolumità, stiamo contribuendo a recuperare aree vulnerabili che, nel tempo, sono state isolate». Questo progetto rappresenta un passo significativo per garantire la sicurezza dei residenti e per valorizzare il patrimonio culturale della zona.
I lavori, che partiranno nei prossimi giorni, saranno realizzati dalla Geraci Giuseppe Costruzioni srl di Mussomeli, con un ribasso del 32,02% rispetto all’importo originale, portando il costo finale a poco più di 2,1 milioni di euro. Questo intervento si rivela cruciale per risolvere le criticità che hanno comportato movimenti franosi nel corso degli ultimi quindici anni, interessando un pendio in cui si trovano numerose abitazioni.
L’intervento sul versante di contrada Scresci prevede lavori di consolidamento significativi. In particolare, il progetto include la costruzione di muri in cemento armato per sostenere la parete rocciosa, accompagnati da paratie di pali a valle. Inoltre, sarà realizzato un sistema di raccolta e smaltimento delle acque superficiali attraverso tubi finestrati, per garantire una gestione efficace delle risorse idriche e prevenire ulteriori frane.
Con questo intervento, San Marco d’Alunzio, noto per il suo castello normanno e le sue ventidue chiese, non solo migliorerà la sicurezza dei suoi abitanti, ma avrà anche la possibilità di riprendere un percorso di valorizzazione turistica. La Regione Siciliana si impegna così a preservare il suo patrimonio storico e a garantire un futuro più sicuro ai suoi cittadini.