
Separazione carriere: il Senato approva la riforma, la Lega celebra un passo verso la credibilità
ROMA – L’Aula del Senato ha dato il via libera all’articolo 2 della riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati. La votazione, avvenuta rapidamente dopo l’apertura della seduta, ha visto il rifiuto di tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni. Attualmente si sta procedendo alla votazione dell’articolo 3, che insieme all’articolo 4 è cruciale per definire i principi della riforma stesso, incentrato sulla creazione di due distinti Consigli Superiori della Magistratura (Csm) per le diverse carriere.
Un altro incontro della Capigruppo è previsto per martedì alle 13, dove saranno discussi i tempi per l’approvazione di questa importante riforma, che prevede un totale di otto articoli.
“Un passo importante per tutti”
Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, capigruppo della Lega al Senato e alla Camera, hanno commentato l’avanzamento della riforma dichiarando: “Il via libera di oggi rappresenta un importante passo in avanti per tutti. Un’imparzialità che la Lega chiede da tempo, e che restituirà credibilità ai magistrati agli occhi dell’opinione pubblica.” Ribadiscono l’importanza di restituire ai cittadini la fiducia nella terzietà della giustizia, fondamentale per il buon funzionamento dello stato di diritto.
Tajani: “Una riforma per i cittadini”
Il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha sottolineato il significato di questa riforma, affermando che “la priorità è la riforma della giustizia, andremo avanti e oggi abbiamo ottenuto un risultato straordinario.” Ha inoltre precisato che l’obiettivo principale è garantire al cittadino e non risultare contro i magistrati, bensì esaltare il loro ruolo.
Addio alla politicizzazione?
La riforma si propone di eliminare le correnti e la politicizzazione all’interno della magistratura, un argomento che ha creato aspre divisioni negli anni. “Basta con le correnti e con la politicizzazione,” ha esclamato Tajani, ponendo così l’accento su un cambiamento che potrebbe trasformare radicalmente il panorama giuridico italiano.
Con questi sviluppi, la questione della separazione delle carriere dei magistrati continua ad essere un tema cruciale nel dibattito politico italiano. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione nelle prossime settimane, con l’auspicio che il processo legislativo porti a una giustizia più credibile e imparziale per tutti i cittadini.