
Esplosione a Roma: grave situazione dopo la deflagrazione in un distributore di Gpl
ROMA – La zona di Roma Est si trova sotto shock dopo un’esplosione avvenuta questa mattina in un distributore di benzina e Gpl situato in via dei Gordiani. Il bilancio attuale, ancora preliminare, conta 45 feriti, due dei quali versano in condizioni critiche.
L’incidente ha sollevato preoccupazioni riguardo agli effetti collaterali, in particolare quelli di tipo respiratorio. David Selvaggio, responsabile dell’Unità Operativa di Pneumologia all’ospedale Cristo Re, ha avvertito che il Gpl, essendo una miscela di propellenti molto più pesante dell’aria, non si volatilizza ma tende a precipitare nelle zone respirabili, aumentando il rischio di irritazioni a livello di mucose oculari, cutanee e, soprattutto, respiratorie.
Rischi maggiori in ambienti chiusi
Selvaggio ha inoltre sottolineato la differenza tra l’inalazione di Gpl in ambienti aperti e chiusi. In spazi chiusi, può sostituire completamente l’ossigeno, generando insufficienza respiratoria acuta. In contesti aperti, invece, il gas può provocare gravi irritazioni bronchiali, manifestandosi attraverso sintomi come nausea, vomito, perdita di coscienza e tosse acuta, con potenziali esacerbazioni di patologie respiratorie croniche come bronchite e asma.
Chi è a maggior rischio?
Il dottor Selvaggio ha poi delineato l’identikit dei soggetti più vulnerabili: “Le persone con malattie respiratorie croniche, come bronchite, enfisema e asma, specialmente quelle di età superiore ai 70 anni, devono essere evacuate dalla zona colpita almeno per due-tre ore dopo l’esplosione”. In contrasto, coloro senza patologie preesistenti potrebbero avvertire solo sintomi transitori di infiammazione bronchiale.
Uso della mascherina FFP2 consigliato
In considerazione del tempo di esposizione al Gpl, il pneumologo consiglia l’uso della mascherina FFP2 per almeno due ore successive all’incidente. È fondamentale anche chiudere finestre e finestini delle automobili per proteggere maggiormente la salute. Sottolinea, inoltre, che i presidi di ventilazione in dotazione ai Vigili del Fuoco possono accelerare la rimozione del gas dalle zone respirabili.
Danni a polmoni, pelle e occhi
Infine, Selvaggio ha richiamato l’attenzione sui possibili danni non solo ai polmoni, ma anche agli occhi e alla pelle. Il contatto diretto con Gpl può causare ustioni da freddo, compromettendo la pelle e i vasi sanguigni, mentre esposizioni ripetute possono portare a ustioni da calore. Con la situazione ancora in evoluzione, le autorità invitano la popolazione a mantenere la cautela nella zona colpita e a seguire le indicazioni sanitarie fornite dagli esperti.