Diesel Euro 5 bloccato fino al 2026: Ecco perché questa scelta sorprende tutti!

Slitta il divieto ai veicoli diesel Euro 5: una scelta di buonsenso?

ROMA – Il blocco alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 nel bacino padano è stato posticipato al 2026. Questa decisione, inizialmente fissata per ottobre 2025, è stata approvata grazie a un emendamento al Dl Infrastrutture dal Parlamento, in particolare dalle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. Le regioni interessate includono Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, aree già soggette a piani specifici per migliorare la qualità dell’aria.

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha accolto con favore la decisione, definendola “una scelta di buonsenso” che mira a tutelare l’ambiente senza infliggere penalizzazioni a cittadini e imprese. “È fondamentale operare una transizione graduale e sostenibile nella mobilità,” ha aggiunto il ministro.

Il nuovo piano di attuazione del blocco prevede una focalizzazione su comuni con oltre 100mila abitanti, abbandonando il precedente limite di 30mila. Questo cambiamento permette di concentrare gli interventi nelle aree urbane più affollate e inquinate, includendo auto e veicoli commerciali di categoria Euro 5 (N1, N2, N3).

Le reazioni politiche sono state diverse. La Lega ha espresso grande soddisfazione, definendo l’iniziativa un freno alle “follie di Bruxelles.” Il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, ha affermato che questo emendamento offre più tempo alle Regioni per adottare misure alternative e ridurre l’inquinamento senza un divieto totale alla circolazione.

Anche Fratelli d’Italia ha accolto positivamente la misura, sostenendo che un anno in più e una delimitazione delle restrizioni alle grandi città permetteranno un approccio più equilibrato, senza gravare sulle famiglie. La deputata Gaetana Russo ha commentato che questo passaggio segna un’opportunità per una gestione più efficace delle problematiche ambientali.

Infine, le Regioni coinvolte hanno la facoltà di implementare il blocco prima del termine stabilito, apportando modifiche ai rispettivi piani di qualità dell’aria. Qualora si ritenesse necessario, possono adottare misure compensative per alleviare l’inquinamento senza dover ricorrere a restrizioni drastiche.

Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso “grande soddisfazione” per questa manovra, considerandola pragmatica e realistica, capace di evitare approcci ideologici che penalizzano esclusivamente i cittadini.

In sintesi, il rinvio del blocco alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 si presenta come una scelta controversa, ma accolto con favore da diversi esponenti politici, nel tentativo di trovare un equilibrio tra esigenze ambientali e necessità sociali.