
Nuove prospettive transatlantiche: Meloni e Trump per un futuro comune
ROMA – Si è tenuto ieri alla Camera dei deputati un incontro dal titolo ‘Il nuovo Occidente. Sfide e opportunità per una nuova cooperazione transatlantica’, coordinato da Angelica Bianco, direttrice della casa editrice Magi. Il dibattito ha riunito diverse personalità politiche ed esperti, focalizzandosi sulle relazioni tra Italia e Stati Uniti, con particolare attenzione agli sviluppi sotto le leadership di Giorgia Meloni e Donald Trump.
Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d’Italia, ha aperto la discussione sottolineando come “il rapporto con Washington sia solido e si basi su libertà, verità e responsabilità”. Baldelli ha anche enfatizzato l’importanza dell’Italia nel contesto internazionale, evidenziando la necessità di un “sostegno umanitario e una diplomazia attiva” per affrontare le crisi globali, da quelle del Medio Oriente all’instabilità in Ucraina. Ha insistito su un’idea di Occidente che deve “aprire le porte”, piuttosto che chiudersi.
Il professor Ubaldo Livolsi ha riportato alla memoria i tempi in cui gli Stati Uniti rappresentavano valori e libertà per l’Europa, affermando che “oggi ci troviamo di fronte a un contesto di dazi e squilibri economici”. A suo avviso, questo è un tentativo legittimo di riequilibrio tra le responsabilità europee e i costi sostenuti da Washington.
George Guido Lombardi, presidente del Republican Liberty Caucus Italy ed amico di Trump, ha parlato di una “nuova stagione” politica in Italia sotto Meloni, e ha confrontato il contesto attuale con quelli di altri paesi europei come Austria e Germania, i cui partiti stanno attraversando un significativo rinnovamento. Lombardi ha notato che “i successi di queste forze politiche dimostrano un cambiamento di tendenza”, suggerendo che la riforma dei valori occidentali stia prendendo piede in tutta Europa.
Anche Massimo Calearo, imprenditore e già parlamentare, ha condiviso la sua speranza per il futuro, affermando che “oggi abbiamo una presidente del Consiglio molto forte” e che l’Italia deve rinunciare all’auto-ironia, ricordando che “il nostro petrolio è il turismo: la cucina e l’arte”.
Nel corso dell’incontro, Lombardi si è anche soffermato sull’eredità politica di Silvio Berlusconi, lamentando i danni creati dall’estrema sinistra alle grandi imprese e sottolineando che tale “ossessione ha generato un’economia zoppa”.
Infine, il generale di corpo d’armata Massimo Panizzi ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una “cultura della difesa e della sicurezza”, considerandole fondamentali per il progresso del Paese. “Difendere è un valore, non un problema”, ha concluso, invitando a un ripensamento profondo riguardo a queste tematiche vitali.
L’incontro ha concluso con un messaggio di ottimismo per una cooperazione rinnovata tra Italia e Stati Uniti, in un momento storico in cui l’importanza di un’alleanza internazionale sembra più cruciale che mai.