Frane a Stromboli | La Regione Siciliana affronterà una delle più grandi emergenze ambientali della sua storia!

Stromboli: Avviati i Lavori di Messa in Sicurezza Dopo l’Alluvione

L’isola di Stromboli avvia un’importante operazione di messa in sicurezza a seguito dei gravi danni provocati dall’alluvione del 19 ottobre e dai successivi nubifragi. Le autorità hanno dato il via ai lavori di rimozione dei materiali franato, in particolare dalle aree residenziali adiacenti agli alvei dei torrenti.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è stato nominato commissario per questi interventi il 22 aprile e ha tempestivamente dichiarato che «la Regione sta operando con la massima celerità» per proteggere i residenti e garantire la stabilità di un territorio altamente attrattivo per il turismo, ma al contempo vulnerabile.

I problemi di sicurezza sono aggravati dalle condizioni ambientali. Il materiale eruttivo accumulato sulle pareti del vulcano non si è consolidato a causa della siccità e degli incendi, rendendolo estremamente instabile. Questo porta a frequenti crolli di massi e detriti, che scorrono verso le strade realizzate all’interno dei torrenti, minacciando le abitazioni localizzate lungo questi alvei.

Le operazioni di rimozione hanno già preso avvio lungo il torrente Montagna Russo, ma le ruspe non si fermeranno qui: i lavori proseguiranno anche sui greti del San Bartolo, del San Vincenzo e del Machichi, dove il materiale franato sarà inizialmente caratterizzato e, se possibile, riutilizzato per ripristinare le spiagge in erosione dell’isola.

Per fronteggiare ulteriori rischi e in attesa di interventi di consolidamento strutturale più ampi, è prevista la costruzione di una barriera para-colate di circa 120 metri quadrati a monte del centro abitato. Questa barriera servirà a proteggere la comunità da eventuali future colate di detriti, garantendo così una maggiore sicurezza ai residenti.

Con questi interventi, Stromboli si muove verso la ripresa, mettendo in campo tutte le misure necessarie per proteggere il suo patrimonio umano e naturale. La speranza è quella di riportare la normalità nell’isola, un luogo di grande bellezza ma anche di fragilità, pronto a riprendersi e a garantire un futuro sereno ai suoi abitanti.