
Degrado alla Vucciria: la Consigliera D’Alessandro alza la voce
La situazione di degrado di piazza Caracciolo ha superato ogni limite. Questo l’allarme lanciato dalla consigliera comunale Tiziana D’Alessandro, che da mesi denuncia l’incresciosa situazione della Vucciria. La zona, nota per la sua vivacitĂ notturna, sembra essere caduta in un vortice di illegalitĂ e malcostume, lasciando i residenti in uno stato di esasperazione.
Bancarelle abusive, musica a tutto volume fino all’alba e vendita incontrollata di superalcolici sono solamente alcune delle problematiche evidenziate dalla D’Alessandro. I cittadini, giĂ provati dalla confusione e dal disordine, non riescono piĂą a riposare, costretti a tollerare ogni notte una situazione insostenibile.
Di fronte all’inefficienza delle Forze dell’Ordine, che non sono riuscite a risolvere il problema, la consigliera ha promesso un’iniziativa concreta: “Se questa situazione dovesse persistere, sarò io stessa, simbolicamente, a presidiare le zone degradate unitamente ai cittadini onesti”. Questo presidio civico, che mira a riportare il decoro e la sicurezza, diventa un segno di resistenza per coloro che hanno a cuore il futuro di Palermo.
D’Alessandro chiede interventi che possano conciliare il diritto al divertimento con la necessitĂ di vivere in tranquillitĂ . Secondo la consigliera, è fondamentale che le istituzioni dimostrino una presenza attiva e concreta, essenziale per donare nuova vita a piazza Caracciolo.
“Chiedo rispetto per Palermo, per chi la abita e per chi lavora rispettando le regole,” afferma D’Alessandro, sottolineando l’importanza di costruire una cittĂ dove si possa convivere pacificamente. Con la promessa di far sentire la sua voce e quella dei cittadini stanchi di questa situazione, la consigliera si prepara per un futuro in cui il decoro urbano e la sicurezza non siano solo parole, ma realtĂ tangibili.
La data del presidio verrĂ comunicata nei prossimi giorni, in attesa di un cambio nella situazione attuale che, per ora, continua a preoccupare e scontentare i palermitani.