fiamme e violenze nel carcere di Rieti | la sicurezza dei poliziotti è davvero garantita?

Incendi e violenze al carcere di Rieti: cinque poliziotti feriti

ROMA – Una giornata di violenza inaudita ha colpito il carcere di Rieti, dove cinque poliziotti penitenziari sono rimasti feriti in seguito a scontri con una frangia violenta di detenuti. Le devastazioni causate dagli incidenti hanno portato a ingenti danni, con incendi che hanno distrutto una sezione dell’istituto penitenziario.

Maurizio Somma, segretario per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha descritto l’evento come “una giornata infernale, che se non è degenerata ulteriormente è solo grazie alla professionalità e al coraggio dei poliziotti in servizio”. La situazione ha richiesto un immediato intervento di assistenza medica per i cinque agenti coinvolti, uno dei quali è stato colpito da una testata, dopo aver scoperto un coltello rudimentale nascosto da uno dei detenuti.

“I violenti hanno provocato l’incendio di una sezione intera e di diversi locali”, ha continuato Somma, sottolineando la necessità di quantificare i danni subiti. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente violenza all’interno delle carceri del Lazio, con Somma che denuncia la gravità della situazione chiedendo un intervento da parte delle autorità competenti.

Il sindacalista ha messo in evidenza: “Viterbo, Regina Coeli, Rebibbia, Casal del Marmo, Velletri, Frosinone e ora Rieti: sono solo alcune delle strutture in cui si sono verificati episodi violenti in tempi recenti.” È fondamentale che le istituzioni non restino inerti e adottino misure a favore del personale di polizia penitenziaria, frequentemente esposto a situazioni di pericolo.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha espresso il suo sconcerto riferendosi all’incendio: “È ancora vivo in tutti noi il ricordo di tragedie passate, e gli atti di violenza in carcere sono atti irresponsabili.” Capece ha inoltre esortato il governo a punire severamente i responsabili degli atti violenti, suggerendo misure drastiche come l’espulsione immediata dei detenuti stranieri o la reclusione in strutture isolate per i connazionali.

“Chi aggredisce le Forze di Polizia attacca lo Stato”, ha affermato, sottolineando l’importanza di una risposta ferma per dissuadere futuri incidenti.

Capece ha infine richiamato l’attenzione sul bisogno di risorse per il sistema carcerario, citando le recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “È cruciale che il sistema penitenziario sia dotato di risorse umane e finanziarie adeguate per garantire un trattamento dignitoso a tutti i detenuti.”

La situazione al carcere di Rieti è solo la punta di un iceberg che solleva interrogativi sul futuro delle carceri italiane e sul benessere del personale che opera in condizioni sempre più difficili.