
Gaza, in stallo i negoziati di pace in Qatar tra Israele e Hamas
I colloqui di pace tra Israele e Hamas continuano a non produrre risultati. Le trattative, attualmente in corso a Doha, stentano a trovare un punto d’incontro, con entrambe le parti che si accusano reciprocamente per la mancanza di progressi. Secondo fonti israeliane, Hamas avrebbe rifiutato una proposta di mediazione offerta dal Qatar, mentre Israele, al contrario, si sarebbe mostrato disponibile a negoziare con maggiore flessibilità.
Dall’altro lato, una fonte palestinese coinvolta nei negoziati sostiene che Israele pone condizioni tali da voler mantenere il controllo su una porzione rilevante della Striscia di Gaza — precisamente il 40% — durante il periodo di cessate il fuoco. Tale rigidità nelle posizioni mette a rischio la stabilità del dialogo, già precario.
Il contesto di questi negoziati è tragico, poiché le violenze continuano a mietere vittime. Questa mattina, almeno 30 persone sono morte e oltre 180 sono rimaste ferite in un attacco israeliano avvenuto vicino al punto di distribuzione di aiuti umanitari di Al-Shakoush, situato a nord di Rafah. Questo episodio evidenzia la drammaticità della situazione, con molti civili in attesa di assistenza e pronto soccorso.
Il bilancio delle vittime dall’inizio delle ostilità nell’ottobre 2023 è agghiacciante, con un totale di 57.882 morti e 133.095 feriti, gran parte dei quali sono donne e bambini. Questi numeri, confermati dalle autorità sanitarie locali e riportati dall’agenzia palestinese Wafa, pongono in evidenza la necessità urgente di una soluzione pacifica e umanitaria.
La comunità internazionale continua a seguire con apprensione gli sviluppi in Qatar, auspicando che le parti trovino presto una via d’uscita a questa crisi umanitaria che perdura da troppo tempo. La speranza è che il dialogo possa riprendere e che un cessate il fuoco duraturo sia possibile, nonostante le sfide attuali.