Ministro Pichetto Fratin scivola su una battuta infelice | I dubbi sull’equità di genere nel governo aumentano!

Scuse di Pichetto Fratin dopo un episodio controverso con una giornalista

ROMA – Un episodio infelice ha colpito il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che oggi si è scusato dopo aver rivolto una frase inappropriata a una giornalista. Durante la presentazione di uno studio di Confindustria ed Enea, il ministro ha apostrofato la collaboratrice di Staffetta Quotidiana, Vanessa Ricciardi, con un “Che stronzetta”, accompagnando le parole con due pacche sulla spalla.

Immediata la reazione del ministro, che in un comunicato ha affermato: “Ho utilizzato un’espressione inappropriata, detta in un tono che voleva essere scherzoso. Comprensibilmente, è stata percepita come offensiva. Me ne rammarico profondamente: non rispecchia il mio modo di essere né il rispetto che ho verso tutte le donne e gli uomini dell’informazione”.

Il fatto è avvenuto oggi nell’Aula dei gruppi parlamentari alla Camera, in un contesto che avrebbe dovuto rimanere professionale e rispettoso.

Le parole del ministro non sono passate inosservate. Infatti, la deputata del Partito Democratico, Patrizia Prestipino, ha commentato l’accaduto sottolineando la gravità della gaffe. “A parte la gaffe clamorosa che il ministro ha fatto nei confronti dei giornalisti in quanto professionisti dell’informazione, mi chiedo se la stessa battuta il ministro l’avrebbe fatta a un uomo, dicendogli ‘stronzetto’”.

Il commento di Prestipino accende ulteriormente il dibattito sulle dinamiche di genere all’interno del governo. “Questo governo, con le migliaia di battute infelici da parte dei suoi ministri, dimostra sempre di essere squallidamente misogino e maschilista”, ha aggiunto la deputata, mettendo l’accento su un tema che continua a generare polemiche e discussioni.

Le scuse del ministro Pichetto Fratin, sebbene tempestive, pongono ora una questione più ampia riguardo al linguaggio e al rispetto nel dibattito pubblico, nel quale la sensibilità per le parole e il loro impatto sono più che mai fondamentali. In un periodo in cui le battaglie per l’uguaglianza sono al centro dell’agenda politica, episodi come questo rischiano di minare l’impegno per un rapporto paritario tra i generi, senzacontare le ripercussioni sull’immagine delle istituzioni e sul rispetto per il lavoro dei giornalisti.