
Caso Garlasco: I Raggiungimenti del Dna Nucleare Innescano Nuove Ricerche
ROMA – Il caso Garlasco, un intricato omicidio che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso, torna a far parlare di sé. La traccia di materiale genetico rilevata nella bocca di Chiara Poggi risulta ora “leggibile”. Gli esperti affermano che potrebbe essere possibile risalire all’identità di “ignoto 3” confrontando il Dna con quello dei suoi familiari, portando a nuovi sviluppi in un caso che sembra non voler trovare pace.
Dubbi sulla Validità del Dna Estratto
Il dibattito si concentra sull’affidabilità del Dna estratto dal tampone orofaringeo prelevato da Chiara Poggi, esaminato dopo 18 anni dalla sua morte. Il ministro della Giustizia, Nordio, ha espresso preoccupazioni riguardo ai rischi di contaminazione che potrebbero compromettere l’integrità del campione. Mentre gli avvocati di Alberto Stasi sostengono che il profilo fornirebbe un’indicazione chiara su una sola persona, le parti in causa avversarie mantengono una posizione scettica.
Il Potere del Dna Nucleare: Un’Opportunità per le Indagini
La genetista Denise Albani ha recentemente comunicato che il profilo di Dna etichettato come “Y947” è completo e ricco di marcatori, il che lo rende utilizzabile per esami di laboratorio replicabili. “Questo campione può fornire una chiave per identificare lo sconosciuto”, spiegano gli esperti. Con queste analisi, sarà possibile confrontare il Dna con quello di madre, nonna e potenziali fratelli di ignoto 3, rendendo le indagini più mirate.
Confronti con il Caso di Yara Gambirasio
Un confronto tra le attuali indagini e il noto caso di Yara Gambirasio getta luce sulle similitudini e le differenze. Mentre per il caso di Yara si era proceduto a una “caccia a tappeto” per raccogliere oltre 25 mila tamponi genetici, l’attuale strategia per Garlasco sembra più focalizzata e diretta. Gli accertamenti si concentreranno su coloro che erano in contatto con la vittima nei giorni immediatamente seguenti all’omicidio.
Due Vie di Accertamento: Contaminazione e Frequentazioni
Gli accertamenti genetici per il caso Garlasco proseguiranno su due fronti distinti: verificare la possibile contaminazione del Dna e indagare le relazioni di Andrea Sempio, il nuovo indagato. Si sta anche considerando di convocare l’ex comandante dei Ris, Luciano Garofano, che aveva seguito le indagini iniziali, per contribuire a chiarire il quadro.
Un Salto nel Passato: Alla Ricerca di Testimoni
Infine, la Procura di Pavia, sotto la guida di Fabio Napoleone, ha già richiesto l’acquisizione dei registri di classe dell’Istituto Professionale Carlo Calvi, frequentato da Sempio. Le indagini si sposteranno a ricercare testimonianze di compagni di classe e docenti, cercando di ricostruire la rete di contatti dell’indagato. Questo approccio potrebbe rivelarsi cruciale per illuminare i dettagli oscuri di un caso che ha segnato la cronaca italiana.
Il caso Garlasco, dunque, è lontano dall’essere archiviato. La scienza del Dna offre una nuova opportunità per ricomporre i pezzi di un puzzle che, dopo quasi due decenni, continua a sollevare interrogativi e ad alimentare speranze di giustizia.