
L’Italia addestra soldati libici di Haftar: una rivelazione controversa
Un’inchiesta del Post ha svelato che l’Italia sta conducendo un programma di addestramento per i soldati libici fedeli al generale Khalifa Haftar. Questa pratica avviene in diverse basi militari italiane, nonostante il governo italiano riconosca ufficialmente solo il governo di Tripoli, che rappresenta le forze rivali.
Il reportage, firmato da Daniele Raineri, si basa su fotografie diffuse dai soldati stessi sui social, che documentano la formazione ricevuta in Italia. Fonti del Ministero della Difesa italiano hanno confermato l’esistenza di questo controverso programma di addestramento, avviato in forma ufficiosa.
Diplomaticità e discrezione
L’aspetto peculiare di questa situazione consiste nel fatto che, ufficialmente, l’Italia non intrattiene alcun programma militare con Haftar, generale che controlla l’est della Libia e ha avuto conflitti diretti con le forze di Tripoli. Tuttavia, si sospetta che il governo italiano voglia mantenere buoni rapporti con entrambe le fazioni libiche. Per questa ragione, i corsi di addestramento vengono organizzati in modo discreto e comprendono sia soldati delle forze prevalenti a Tripoli che quelli di Haftar.
Basi italiane coinvolte
Secondo l’inchiesta, il Centro di addestramento di paracadutismo di Pisa e la caserma Pisano di Capo Teulada in Sardegna sarebbero i luoghi in cui avvengono queste attività di formazione. I soldati coinvolti sarebbero parte dell’unità speciale Saiqa e della 155° brigata, fedeli al generale Haftar. La maggior parte delle immagini raccolte risale al 2024, con l’ultima disponibile risalente a marzo 2025.
Conseguenze diplomatiche
Questa alleanza militare non è priva di conseguenze diplomatiche. Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha recentemente subito un’umiliazione durante una missione diplomatica a Bengasi, dove è stato respinto, evidenziando come anche i buoni rapporti sul piano militare non garantiscano un’accoglienza favorevole sul fronte diplomatico.
Un futuro incerto
Il caso dell’addestramento dei soldati libici da parte dell’Italia solleva interrogativi sulla legittimità e sull’etica di tali pratiche in un contesto geopolitico complesso. Con la Libia in una continua instabilità , le scelte italiane potrebbero avere ripercussioni significative sia a livello interno che internazionale. In un clima già teso, la questione potrebbe diventare un punto focale del dibattito politico, richiedendo una riflessione più profonda sulla strategia di sicurezza italiana nel Mediterraneo.