Scoperta scottante: Nordio, il favorevole alla separazione delle carriere, era un oppositore appassionato | Le sue contraddizioni in 30 anni di giustizia!

Separazione delle carriere: l’Anm rivela il passato di Nordio

Roma – Un documento sorprendente pubblicato dall’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) solleva interrogativi sulla coerenza del Guardasigilli Carlo Nordio riguardo alla separazione delle carriere tra magistrature requirente e giudicante. La lettera, datata 3 maggio 1994 e firmata da Nordio quando era magistrato a Venezia, dimostra la sua contrarietà a questa riforma, un’opinione che contrasta con la sua attuale posizione di sostegno. La notizia, rilanciata dai social dell’Anm, getta luce su un cambiamento radicale di pensiero che ha accompagnato la carriera di Nordio negli ultimi decenni.

Il contenuto della lettera evidenzia un’adesione a un appello firmato da oltre 1500 pubblici ministeri, che elencava argomentazioni contrarie alla separazione tra le carriere. “Nordio condivise allora posizioni oggi sostenute dall’Anm”, si legge nell’articolo del sito della rivista La Magistratura. Questo passato contraddittorio è ora al centro del dibattito pubblico, specialmente con la riforma costituzionale in corso che prevede l’introduzione di un disegno di legge proprio a favore della separazione delle carriere.

In un’intervista recente, Nordio ha ammesso di essere favorevole alla separazione da trent’anni, sottolineando di non aver piĂą cambiato idea. Tuttavia, la deputata del Partito Democratico, Debora Serracchiani, ha messo in discussione questa affermazione, ricordando che il ministro stesso aveva manifestato contrarietĂ  alla separazione in passato. Nonostante ciò, Nordio ha rivendicato un passaggio sostanziale nella sua visione, avvenuto negli anni ’90, affermando: “Nel ’95 dissi che stavamo esagerando e che erano necessarie riforme radicali”.

La riforma, giĂ  approvata in prima battuta da Camera e Senato, intende garantire una maggiore imparzialitĂ  del giudice, un aspetto cruciale secondo le dichiarazioni di Nordio. “Il giudice sarĂ  veramente terzo e imparziale, mentre oggi viene valutato anche dai pubblici ministeri”, ha ribadito. Tale riforma si propone di affrontare anche questioni delicate, come la carcerazione preventiva e le responsabilitĂ  delle forze dell’ordine.

La questione della riforma della giustizia appare, dunque, complessa, con numerosi punti di vista che si scontrano. Mentre il Guardasigilli sembra aver trovato una nuova strada, il passato testimonia un percorso tortuoso e in continua evoluzione. Resta da vedere se questa riforma riuscirĂ  a trovare consenso e a superare le sfide legislative future, soprattutto durante il secondo passaggio parlamentare previsto per fine ottobre.