Nuove indagini su ‘Ignoto 3’ | La foto di classe di Sempio svela segreti inaspettati!

Caccia a ‘Ignoto 3’ a Garlasco: gli investigatori ripercorrono la vita di Andrea Sempio

Garlasco, 26 luglio 2025 – La recente puntata di Quarto Grado ha riportato alla ribalta il misterioso caso di Andrea Sempio, mostrando in esclusiva una foto di classe del 2005-2006, scattata nell’Istituto professionale di Sannazzaro De Burgondi. Proprio tra gli ex compagni di Sempio, gli investigatori sperano di trovare tracce di ‘Ignoto 3’, l’ignoto Dna collegato a Chiara Poggi.

Il delitto risale all’agosto 2007 e, a distanza di oltre 18 anni, il caso continua a far discutere. Gli investigatori, desiderosi di approfondire la verità, si concentrano ora sui rapporti e sulle conoscenze di Sempio durante la sua gioventù. La foto di classe, mostrata nel programma di Mediaset, include i compagni di Sempio, che all’epoca avevano tra i 17 e i 18 anni, anno cruciale prima del delitto.

L’analisi del Dna di ‘Ignoto 3’ è stata intrapresa dopo che un tampone orale effettuato durante l’autopsia di Chiara Poggi ha rivelato la presenza di questo misterioso Dna. Sebbene questa scoperta dia nuova linfa alle indagini, si è sollevata l’ipotesi di contaminazione, poiché il campione è stato preso con una garza piuttosto che con un tampone standard.

L’importanza dei registri di classe è stata sottolineata dalle autorità, che stanno conducendo indagini minuziose sulla cerchia di amici e compagni di Sempio di allora. Gli investigatori hanno richiesto l’acquisizione dei registri all’istituto, ipotizzando che un confronto del Dna tra gli ex compagni possa rivelare elementi utili al caso.

Nel corso della puntata, l’amico Mirko Crepaldi è stato intervistato, offrendo un sguardo personale sull’epoca scolastica di Sempio. Mirko ha rivelato che, all’epoca, lui e gli altri compagni non frequentavano Sempio al di fuori della scuola, complici le distanze e la mancanza di patente tra i ragazzi. Successivamente, ha escluso l’ipotesi che Sempio potesse avere compagnia male associata o fosse coinvolto in attività di consumo di droga.

Le parole di Crepaldi, unite a quella foto di classe, gettano un’ulteriore luce su una storia che, nonostante il passare degli anni, continua a sollevare interrogativi e rancori. Con le indagini che si concentrano su nuove piste, la ricerca della verità sembra essere più viva che mai.