Premio Ethic Award 2025 | Perché le menti visionarie stanno reinventando il futuro?

Daron Acemoglu, Chris Bangle e Michele De Lucchi premiati con l’Ethic Award 2025

PESCARA – Un’atmosfera di riflessione e innovazione ha caratterizzato l’edizione 2025 dell’Oscar Pomilio Blumm Forum, tenutosi all’Aurum di Pescara. Sotto il titolo “Happy Chaos?”, l’evento ha radunato tre figure di spicco che hanno offerto visioni originali su temi cruciali della nostra epoca, dalla geopolitica alla tecnologia.

L’evento ha visto la consegna dell’Ethic Award 2025 a Daron Acemoglu, Chris Bangle e Michele De Lucchi, che, attraverso il loro operato nel campo della ricerca, del design e dell’architettura, hanno tracciato nuove strade per una societĂ  piĂą equa. “L’etica può – e deve – essere la forza propulsiva dell’innovazione e della cittadinanza globale”, ha affermato il Presidente di Pomilio Blumm, Franco Pomilio, sottolineando l’importanza di esplorare le fratture del nostro tempo tramite le loro intuizioni.

Daron Acemoglu, Premio Nobel per l’Economia nel 2024, ha aperto le danze con un intervento sul concetto di “Remaking Liberalism”. Nel suo discorso, il professore del MIT ha messo in luce la necessitĂ  di nuove regole democratiche in un contesto di sviluppo digitale sempre piĂą influenzato dall’intelligenza artificiale. “Abbiamo bisogno di una tecnologia pensata per democratizzare le opportunitĂ ,”** ha affermato, richiamando l’attenzione sul rischio di accrescere le disuguaglianze se non si adottano misure appropriate.

Segue Chris Bangle, un nome iconico nel mondo del design automobilistico, noto per le sue rivoluzioni estetiche presso BMW e MINI. “Il buon design significa nascondere la mano umana, e questo paradigma ci sta consumando”, ha avvertito. Bangle ha criticato l’estetica impersonale guidata dagli algoritmi, ponendo l’accento sul valore dell’imperfezione e sull’importanza del contributo umano nella creazione di oggetti significativi.

Chiude il cerchio Michele De Lucchi, architetto rinomato e fondatore di AMDL CIRCLE. Durante la sua presentazione, ha evocato l’idea di un’architettura che deve essere “un’installazione ambientale capace di rispondere all’incognita del cambiamento”. De Lucchi ha insistito sul fatto che i progettisti oggi devono ispirare comportamenti e desideri, poichĂ© “non possiamo piĂą progettare per l’eternitĂ  in un mondo che cambia così rapidamente.”**

L’intenso dibattito e l’alto livello dei relatori hanno reso chiaro che l’Ethic Award è andato a tre menti visionarie, il cui lavoro potrebbe riscrivere le regole della societĂ  contemporanea. Con un occhio attento all’etica e all’umanitĂ , questo forum ha saputo evocare domande fondamentali sul nostro futuro e sulle responsabilitĂ  che ciascuno di noi condivide nel costruire un mondo migliore.