Hamas accetta il cessate il fuoco | La resistenza israeliana che potrebbe cambiare tutto!

Hamas accetta la proposta di cessate il fuoco a Gaza, ma la resistenza israeliana si intensifica

ROMA – Secondo quanto riportato da Al Jazeera, Hamas ha ufficialmente accettato l’ultima proposta di cessate il fuoco elaborata dai mediatori di Qatar ed Egitto. Questa decisione rappresenta un potenziale segnale di de-escalation nel contesto dell’ormai prolungato conflitto tra Israele e Palestina.

La proposta accettata prevede una tregua di 60 giorni e un percorso verso una risoluzione globale, mirata a porre fine in maniera duratura agli scontri. Durante questo periodo, Hamas si impegna a rilasciare la metà dei prigionieri israeliani attualmente detenuti a Gaza, in cambio di un numero non specificato di prigionieri palestinesi nelle mani di Israele.

In aggiunta, l’intesa prevede che l’esercito israeliano permetta l’accesso di aiuti umanitari nella Striscia, un passo significativo considerando le attuali condizioni di vita aggravate dai continui scontri. Fonti mediche hanno già informato che gli attacchi israeliani hanno causato la morte di almeno 20 palestinesi dall’alba, evidenziando l’urgenza di un intervento umanitario.

Tuttavia, il ministro della sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, ha espresso la sua ferma opposizione a qualsiasi tentativo di tregua, anche se temporanea. In un post sui social media, Ben-Gvir ha affermato: “Netanyahu non ha alcun mandato per perseguire un accordo parziale”. La sua posizione riflette un clima di crescente tensione all’interno del governo israeliano, dove il suo alleato, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, ha il potere di minare la stabilità dell’esecutivo.

Questa situazione solleva interrogativi sul futuro delle trattative e sull’influenza dei gruppi politici di estrema destra all’interno del governo di Netanyahu. Il contrasto tra le aspirazioni di pace di Hamas e la resistenza della leadership israeliana rappresenta una delle sfide più complesse al momento. Il mondo attende con ansia gli sviluppi di questa intricata situazione politica e umanitaria, mentre le speranze di una tregua definitiva sembrano ancora lontane.