
Il “Big Day” alla Casa Bianca: Trump e Zelensky a confronto con i leader europei
Washington si prepara a un evento diplomatico di grande rilevanza. La premier italiana Giorgia Meloni è atterrata nella capitale americana nelle prime ore del mattino per partecipare a un summit attesissimo tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. L’incontro, che si svolgerà alle 19:15 ora italiana, segue il recente vertice tra Trump e Putin in Alaska, ampliando ulteriormente il contesto di dialogo tra le potenze coinvolte.
Un’atmosfera di grande eccitazione permea gli uffici della Casa Bianca. Trump ha comunicato il suo entusiasmo tramite il social Truth, dichiarando: “È un giorno importante alla Casa Bianca. Non ho mai avuto così tanti leader europei contemporaneamente”. Il presidente americano effettuerà incontri bilaterali prima con Zelensky e poi con gli altri leader europei tra cui Macron, Merz, Starmer e Stubb, oltre alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Il programma di questo summit è ben strutturato: l’incontro tra Trump e Zelensky è previsto alle 13:25 ora locale, con una foto di gruppo tra i leader europei che seguirà un’ora dopo. Tuttavia, la tensione è palpabile, in particolare dopo le affermazioni di Trump riguardo le aspettative sull’Ucraina e la guerra con la Russia.
“Zelensky può porre fine alla guerra immediatamente, se lo desidera”, ha scritto Trump in un post, sottolineando che la questione della Crimea non è negoziabile e suggerendo che l’entrata dell’Ucraina nella NATO è inadmissibile. Dichiarazioni che fungono da chiaro monito per il presidente ucraino e i suoi alleati: le scelte di Zelensky potrebbero avere un impatto significativo sul futuro del conflitto.
La risposta di Zelensky non si è fatta attendere. “La pace deve essere duratura”, ha dichiarato, accennando alle esperienze passate di concessioni territoriali non seguite da garanzie di sicurezza. Assicura di condividere con i leader presenti il desiderio di porre fine alla guerra, ma rimarca la necessità di una vera e propria stabilità, non come in passato, quando la Russia ha utilizzato le concessioni come punti di partenza per nuove aggressioni.
In un contesto già complesso, l’incontro di oggi potrebbe rappresentare una svolta nella gestione delle relazioni tra le potenze occidentali e la Russia. “La Russia deve porre fine a questa guerra, che ha iniziato lei stessa”, conclude Zelensky, evidenziando il ruolo cruciale della cooperazione tra Ucraina e Occidente nell’affrontare l’attuale crisi.
La Casa Bianca si prepara a una giornata che, oltre a stabilire le basi per futuri rapporti, potrebbe influenzare le dinamiche geopolitiche nell’area. Il mondo attende con ansia gli sviluppi di questo summit, certi che le decisioni prese in questo “Big Day” alla Casa Bianca avranno ripercussioni ben oltre il confine ucraino.