
Gaza City dichiarata “zona di guerra”: milioni di palestinesi in fuga
*30 agosto 2025 –* La situazione a Gaza City si fa sempre più critica, con l’annuncio dell’esercito israeliano che ha iniziato le operazioni preliminari della sua offensiva. Il portavoce militare, Avichay Adraee, ha dichiarato pubblicamente che la città, già duramente colpita dalla crisi umanitaria, è ora designata come “zona di combattimento”. Questo annuncio segna la sospensione delle pause quotidiane che fino a ora avevano permesso l’ingresso di aiuti umanitari nel territorio.
Con quasi un milione di palestinesi in fuga, gli sfollati si trovano a marciare tra le macerie, mentre i bombardamenti aerei israeliani colpiscono quartieri densamente popolati. Secondo le fonti di Al Jazeera, almeno 21 palestinesi, compresi richiedenti aiuti, sono stati uccisi dagli attacchi israeliani dall’alba di oggi. In risposta a tali scossoni, i media israeliani riportano la morte di un soldato e almeno undici feriti gravi tra le fila dell’esercito.
La presidente della Croce Rossa Internazionale, Mirjana Spoljaric, ha commentato la situazione sostenendo che un’evacuazione di massa della città di Gaza è “irrealizzabile e incomprensibile”. La leader umanitaria sottolinea che i civili devono essere protetti dalle regole della guerra, e che sia coloro che rimangono che quelli in fuga hanno diritto a tornare alle proprie case. “Un’evacuazione di questo tipo innescherebbe un massiccio spostamento di popolazione che nessuna area della Striscia di Gaza può assorbire”, ha aggiunto, evidenziando l’“estrema carenza di cibo, acqua, alloggi e assistenza medica” nella regione.
Dall’inizio del conflitto, il bilancio delle vittime palestinesi supera i 63.000, secondo i dati forniti dal ministero della Sanità di Gaza. Tra questi, ben 322 morti sono stati registrati a causa della malnutrizione, di cui 121 bambini.
La comunità internazionale guarda con preoccupazione all’escalation del conflitto, mentre la situazione umanitaria continua a deteriorarsi e i civili innocenti si trovano sempre più in balia delle avversità. La necessità di soluzioni diplomatiche e aiuti immediati è più urgente che mai.