
Cosa prevede âSentinella dellâEstâ: la missione Nato contro la minaccia russa
Roma, 13 settembre 2025 â L’alleanza atlantica ha avviato un’importante iniziativa per garantire la sicurezza nell’Europa orientale, nota come “Sentinella dell’Est”. Questa nuova missione si configura come una risposta diretta alle crescenti tensioni provocate dai recenti attacchi russi, tra cui una raffica di droni abbattuti sopra la Polonia mercoledĂŹ scorso.
La decisione di attivare l’articolo 4 del trattato Nato da parte di Varsavia ha spinto il movimento di rinforzi. Attualmente, il supporto alla missione proviene da tre paesi europei: la Danimarca ha inviato due F-16 insieme a una fregata equipaggiata con sistemi antiaerei, mentre la Germania ha schierato quattro caccia Typhoon. Anche la Francia ha fatto la sua parte, disponendo tre velivoli Rafale. L’inclusione del Regno Unito sembra imminente, mentre l’Italia sta valutando la propria partecipazione.
Con lâobiettivo di estendere il campo dâazione fino allâArtico e al Mar Nero, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha sottolineato l’importanza di una rete di difesa robusta, non solo per affrontare le minacce tradizionali, ma con unâattenzione particolare ai droni, ormai diventati l’arma prediletta di Mosca.
In Polonia, le conseguenze di questi attacchi sono tangibili. VenerdĂŹ, le squadre di difesa territoriale erano al lavoro per rimuovere le macerie delle case danneggiate. A livello internazionale, lâambasciatrice americana presso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, Dorothy Shea, ha ribadito l’impegno di Washington a difendere “ogni centimetro” del territorio NATO, attestando il robusto supporto americano alla causa.
In un contesto di crescente preoccupazione per la stabilitĂ regionale, è emersa anche una dichiarazione firmata dagli Stati Uniti e altri 42 paesi, che definisce lâazione russa in Ucraina come una âguerra dâaggressioneâ, termine che in passato il presidente Trump aveva evitato di utilizzare.
Con âSentinella dellâEstâ, la NATO intende non solo rispondere alle minacce attuali, ma anche prepararsi per un futuro in cui la sicurezza collettiva non può essere data per scontata. La vigilanza e la cooperazione internazionale rimangono cruciali per affrontare le sfide che ci attendono.