
Bernini: “Non vogliamo dichiarare guerra alle università e ai ricercatori israeliani”
ROMA – La questione della partecipazione di Israele al programma Horizon Europe continua a sollevare dibattiti accesi in ambito politico e accademico. La ministra dell’UniversitĂ e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha voluto chiarire la posizione del governo italiano, rispondendo a un’interrogazione in merito a una proposta della Commissione europea che prevede una sospensione parziale della partecipazione israeliana al programma di ricerca.
Nel suo intervento, Bernini ha sottolineato l’importanza di non generalizzare e di mantenere un dialogo aperto con le istituzioni accademiche. “Non abbiamo intenzione di dichiarare guerra alle universitĂ o ai ricercatori israeliani, che si stanno opponendo al governo di Netanyahu. Non vogliamo dare la colpa a chi non ha colpa. Le universitĂ e la ricerca possono essere ponti di pace”, ha affermato in una chiara presa di posizione contro le misure punitive nei confronti della comunitĂ scientifica israeliana.
La ministra ha espresso il suo profondo dispiacere per la situazione attuale, affermando: “Anche noi abbiamo gli occhi pieni di orrore”. Queste parole rimandano così alle drammatiche conseguenze del conflitto, sottolineando la necessitĂ di distinguere tra le azioni dei governi e il lavoro di molti accademici e ricercatori.
In un’ottica di cooperazione e umanitĂ , Bernini ha anche citato l’iniziativa di offrire 170 borse di studio per studenti palestinesi, un gesto che si inserisce in un contesto piĂą ampio di creazione di corridoi umanitari. “Questi programmi sono volti a garantire l’accesso all’istruzione superiore a tutti, senza distinzione”, ha aggiunto.
Concludendo, il messaggio della ministra è chiaro: investire nella ricerca e nell’istruzione può funzionare da catalizzatore per il dialogo e la pace, anche in momenti di tensione e conflitto. La posizione italiana, dunque, si pone come un invito alla riflessione e alla costruzione di ponti, piuttosto che di barriere, nel mondo accademico internazionale.