
Il Piano Trump per Gaza: Una Critica Fondamentale da Parte di un Esperto
In un aggiornamento importante dal mondo del diritto internazionale, il professor Triestino Mariniello, docente di Diritto penale internazionale alla John Moores University di Liverpool, ha bocciato formalmente il piano proposto dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per la striscia di Gaza. Le sue affermazioni mettono in evidenza gravi implicazioni legali, sociali e umanitarie che accompagnano il documento.
Una Nuova Occupazione Mascherata
Mariniello sottolinea che il piano di Trump non solo si colloca al di fuori della legalitĂ internazionale, ma rappresenta anche un’imposizione illegale di una nuova forma di occupazione da parte degli Stati Uniti. Secondo il giurista, la bozza ignora affronti centralissimi, come il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, un principio cardine del diritto internazionale, ribadito nella recente sentenza della Corte internazionale di giustizia (Icj) del 2024.
“Ciò che più sorprende è la scomparsa completa del diritto all’autodeterminazione,” afferma Mariniello, alludendo a un accordo di pace stipulato senza la partecipazione dei palestinesi. L’esperto mette in luce la pericolosità delle dichiarazioni fatte da Trump, che ha minacciato un sostegno incondizionato a Israele nel caso in cui Hamas non accettasse il piano, insinuando che questo può equivalere a minacciare un genocidio.
Un Piano che Eleva i Conflitti
Inoltre, secondo Mariniello, il piano viola i principi consolidati del diritto. “Nessuna motivazione di sicurezza può surrogare il principio dell’autodeterminazione, che non è oggetto di negoziazione,” sostiene. A questo si aggiunge l’idea che vincolare la riapertura dei valichi agli aiuti umanitari accettati dal piano è un atto inaccettabile. Questo atto non solo utilizza la manipolazione delle risorse vitali come arma, ma viola anche la Convenzione internazionale sul genocidio, che considera la negazione di beni essenziali come un atto genocida.
Manca il Riconoscimento della SovranitĂ Palestinese
Mariniello mette in evidenza che il piano omette completamente il riconoscimento della sovranità palestinese su Gaza e sulla gestione delle sue risorse naturali. Inoltre, il documento non menziona alcun accertamento delle responsabilità riguardo le violenze degli ultimi due anni. “Non si tratta solo di deporre le armi,” afferma il giurista, “ma di capitolare a tutti gli aspetti del diritto internazionale.”
Un Futuro Sconfitto
Concludendo le sue osservazioni, il professor Mariniello avverte che, se il piano di Trump dovesse essere attuato, assisteremmo a una distruzione definitiva dell’autodeterminazione del popolo palestinese, utilizzando il genocidio come strumento per raggiungere tale fine. La sua critica offre una prospettiva inquietante sulla direzione attuale delle politiche internazionali in relazione alla questione palestinese e sugli effetti devastanti che potrebbero derivare da un simile approccio.
Questo nuovo capitolo nella complessa questione di Gaza richiama l’attenzione di esperti e governi di tutto il mondo, sollevando interrogativi critici sul rispetto dei diritti umani e sulla legalità internazionale.