
Tremila persone in piazza a Bologna per la pace in Palestina: Fiom, Pd e Usb in prima fila
BOLOGNA – È un coro di voci e speranze quello che ha risuonato oggi pomeriggio a Bologna, dove almeno tremila manifestanti hanno preso parte a un corteo per sostenere una “pace giusta” in Palestina. Il corteo, partito da piazza dei Martiri, ha visto la partecipazione di numerosi leader politici e attivisti, tra cui Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii, e Maria Elena Delia, portavoce italiana della Global Sumud Flotilla.
“Bisogna scendere in piazza perchè le sofferenze non cessano con una firma,” ha dichiarato Lafram, evidenziando la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla situazione palestinese. Secondo lui, la “disumanizzazione” di un popolo come quello palestinese è senza precedenti nella storia dell’umanità. Un monito forte che invita alla riflessione e alla mobilitazione.
La voce della Flotilla si è fatta sentire attraverso Delia, che ha affermato: “Potremo accettare di poter festeggiare quando il popolo palestinese sarà libero”. Nel suo intervento, ha messo in discussione gli accordi di cessate il fuoco attualmente in discussione, sottolineando che eventi tragici avrebbero potuto essere evitati se il mondo avesse reagito prima. “Le mobilitazioni che abbiamo visto in Italia hanno influito,” ha sottolineato, evidenziando l’importanza della coscienza collettiva nel promuovere la pace.
Tra i manifestanti, anche Irene Soldati, che ha partecipato alla missione della Flotilla e recentemente rilasciata dalle autorità israeliane. “È stata un’esperienza molto forte,” ha raccontato. Soldati ha descritto l’importanza di rompere l’assedio e come le mobilitazioni dall’Italia abbiano dato forza all’iniziativa. “Siamo privilegiati, e ciò che abbiamo vissuto è nulla rispetto a quello che soffrono i palestinesi.”
La manifestazione di oggi dimostra come la solidarietà internazionale e il sostegno popolare possano contribuire a mantenere viva l’attenzione su una situazione complessa e drammatica. Concludendo la giornata, i manifestanti hanno lanciato un forte messaggio di speranza e determinazione. La strada verso la pace è ancora lunga, ma con ogni passo e ogni voce, si costruisce un futuro migliore.